Turchia. Draghi vede Erdogan: Ucraina, Migranti e interscambio da 25 miliardi i temi

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Il premier italiano Mario Draghi si è recato in Turchia dove ha incontrato il presidente Recep Tayyp Erdogan, a dieci anni dall’ultimo colloquio intergovernativo. Un vertice che, come ha definito Draghi, “indica la volontà comune di rafforzare la collaborazione: Italia e Turchia sono partner, amici alleati”. Sul tavolo una serie di questioni, con la Turchia perennemente alla ricerca di un modo per passare dallo stato di “candidato” a quello di “membro” dell’Ue, nonostante l’opinione pubblica europea continui a mostrarsi contraria.
Draghi e Erdogan hanno discusso della crisi Ucraina: all’Assemblea generale dell’Onu la Turchia si è espressa per la condanna dell’aggressione russa, ma Erdogan conta di far valere i suoi rapporti con Mosca, che vanno dalle centrali nucleari ai sitemi difensivi S-400, dall’energia all’agroalimentare, per svolgere la funzione di intermediario, ed in più occasioni si è detto pronto a ospitare un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky.
Altro punto discusso è la questione del transito del grano: come ipotizzato al vertice del G7 di Elmau, in Germania, l’idea è che la Turchia possa garantire il transito delle navi ucraine cariche di grano e di fertilizzanti, necessari soprattutto per i paesi in via di sviluppo, sotto il vessillo dell’Onu senza che vi siano attacchi russi o che trasportino armi. Perché questo possa concretizzarsi è necessario comunque l’avvallo di Vladimir Putin, ma Erdogan ha fatto sapere di sperare che la cosa possa ricorrersi in una decina di giorni. Tra l’altro due giorni fa le autorità turche hanno sequestrato un cargo russo carico di grano in quanto dall’Ucraina era arrivata l’accusa che fosse rubato.
I due leader hanno anche discusso della questione dei migranti: come riporta l’Ansa, Draghi ha affermato che “La gestione dell’immigrazione deve essere umana, equa ed efficace. Noi cerchiamo di salvare vite umane. Ma occorre anche capire che un paese che accoglie non ce la fa più. E’ un problema che il ministro Lamorgese ha posto in Europa, lo ha detto qui e lo diremo alla Grecia quando la incontreremo. Forse noi siamo il paese meno discriminante e aperto, ma anche noi abbiamo limiti e ora ci siamo arrivati”. Erdogan ha ribattuto che “La Grecia ha cominciato ad essere un minaccia anche per l’Italia”, accusando il paese europeo di respingere i migranti nell’Egeo.
Per quanto riguarda i rapporti bilaterali, sono stati sottoscritti 9 accordi cooperativi, ed Erdogan ha fatto sapere che l’obiettivo della Turchia è arrivare ad un interscambio economico di 25 miliardi con l’Italia entro l’anno. Draghi ha affermato nel corso della conferenza stampa che “c’è la volontà comune di rafforzare la partnership tra Italia e Turchia, i due paesi lavorano insieme per una pace stabile e duratura”.