Turchia. Dundar condannato (in contumacia) a 27 anni: aveva svelato “l’autostrada della jihad”

di Enrico Oliari

L’ex caporedattore del quotidiano turco Cumhuriyet, Can Dundar, è stato condannato oggi in contumacia a 27 anni di carcere dal tribunale di Istanbul per spionaggio e per aver sostenuto un gruppo terroristico. Si tratta delle accuse consuete con cui il regime turco di Recep Tayyp Erdogan toglie di mezzo oppositori, giornalisti scomodi e persino parlamentari delle opposizioni.
Dundar si trova oggi rifugiato in Germania dove era fuggito nel 2016 a seguito di un arresto avvenuto un anno prima, e la sua colpa principale era quella di aver svelato attraverso il suo giornale “l’autostrada della Jihad”, ovvero le cospicue forniture di armi ai jihadisti dell’Isis impegnati nella guerra contro Bashar al-Assad. Un segreto di Pulcinella, dal momento che decine di migliaia di jihadisti di tutto il mondo raggiungevano comodamente la Siria e l’Iraq passando dagli aeroporti turchi (Notizie Geopolitiche lo aveva rivelato già nel 2014), come pure l’Isis vendeva il petrolio necessario ad alimentare la sua macchina da guerra proprio attraverso la Turchia.
Il tribunale di Istanbul ha condannato Dundar per la precisione a 18 anni e 9 mesi per “rivelazione di informazioni riservate a scopo di spionaggio” e a 8 anni e 9 mesi per “sostegno all’organizzazione terroristica” di Fethullah Gülen, il ricco imam che, stando alle accuse del regime turco, sarebbe con la sua rete l’artefice del presunto colpo di Stato del 15 luglio 2016.