Turchia. Erdogan punta sul generale “islamico” Tanriverdi

di Francesco Cirillo

Tra gli uomini scelti dal presidente turco per ricostruire le forze armate dopo le epurazioni post-golpe del 15 luglio ci sono i repulisti, fedelissimi di Erdogan. Il “Sultano” ha affidato le operazioni speciali in Siria ad Adnan Tanriverdi, un ex generale delle forze speciali turche. Estromesso dall’esercito per eccessivo islamismo, ovvero per le posizioni poco accettate negli ambienti laici delle forze armate turche, Tanriverdi entra nel business della sicurezza privata creando la società “Sadat”, prima agenzia di intelligence operante nel paese.
Il motto della società è inequivocabile, “aiutare il mondo islamico ad affermarsi come superpotenza mondiale”.
La Sadat infatti ha operato in questi anni solamente in paesi arabi e a maggioranza musulmana, aprendo filiali in Pakistan e in Libia.
L’operato della Sadat non è stato totalmente inosservato. Infatti l’agenzia è stata più volte accusata dai partiti dell’opposizione turca e curda di aver addestrato rifugiati siriani riparatisi in Turchia a causa della guerra civile e di averli rimandati nel paese a combattere le forze di Bashar al-Assad.
Da quanto hanno riferito alcune fonti dell’intelligence, già prima del tentato golpe del 15 luglio lo stesso Tanriverdi aveva avuto un summit con alti funzionari dell’esercito turco per coordinare l’addestramento dei ribelli siriani nelle regioni turche al confine con la Siria; inoltre il generale voleva un ruolo primario per la sua azienda nella grande coalizione arabo-sunnita lanciata dal principe saudita e ministro della difesa di Riyadh Mohammed bin Salman, coalizione che de jure ha l’obiettivo di combattere il terrorismo islamico ma che di fatto vuole contrastare l’ingerenza iraniana dei suoi alleati sciiti nello scacchiere mediorientale.
Il collegamento di Tanriverdi con le forze militari turche, prima della sua detenzione avvenuta dopo il golpe fallito del 15 luglio, era il generale Salih Ulusoy, capo della pianificazione strategica delle operazioni militari in Siria. Dopo il golpe sventato, Tanriverdi è rientrato in gioco grazie all’intervento del presidente Erdogan il quale il 16 agosto lo ha nominato suo consigliere militare speciale. Il presidente non solo gli ha affidato il coordinamento delle operazioni militari turche nella Siria settentrionale, ma anche la ricostruzione dell’esercito turco posizionando ai vertici quei generali che erano stati messi da parte, come lui, per le loro posizioni islamiste, non in linea con il tradizionale spirito laico delle Forze armate della Turchia.