Turchia. Lotta al Pkk: le truppe di Erdogan sconfinano nel Kurdistan Irq.

di Daniele Priori –

Il ministro dell’Interno turco Suleyman Soylu ha confermato la penetrazione di militari turchi per almeno 27 chilometri nel territorio del Kurdistan Irq., nell’area di Qandil, dove secondo Ankara vi sarebbero ammassati i miliziani curdo-turchi del Pkk. In passato l’esercito turco si è limitato a bombardare con i cannoni il monte Qandil, mentre oggi si è davanti ad una vera e propria invasione della Regione autonoma del Kurdistan Irq., certamente in tacito accordo con quelle autorità di Erbil che di giorno protestano per l’intervento turco contro i curdi in Siria e di notte esportano petrolio proprio in Turchia.
“Non c’era altro da fare per stanare i guerriglieri del Pkk”, ha ammesso Soylu mentre i media mostrano le immagini di villaggi curdi distrutti sul confine in quella che è anche emergenza per la popolazione locale stremata da anni di conflitto.
Per prevenire l’intervento turco nel Kurdistan Irq. in marzo il premier iracheno Haider al-Abadi aveva garantito al collega turco Binali Yildirim l’impiego dei militari per spingere oltre la frontiera e quindi in territorio turco i guerriglieri del Pkk che si rifugiavano nella parte irachena del monte Qandil, ma a quanto pare così non è stato ed Ankara ha deciso di intervenire. Dopo la liberazione di Sinjar dall’Isis da parte dei peshmerga curdi viene data ora la presenza anche lì di miliziani del Pkk per cui il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha già minacciato un intervento anche nell’importante città nord irachena.