Turchia. No al rilascio del giornalista Yucel richiesto da Merkel. Tensioni anche con la Danimarca

Notizie Geopolitiche –

E’ ancora tensione tra la Turchia e la Germania, dopo che il presidente Recep Tayyp Erdogan ha risposto picche alla richiesta avanzata dalla cancelliera Angela Merkel del rilascio del giornalista turco-tedesco Deniz Yucel, in carcere dal 27 gennaio in quanto accusato di “incitare alla violenza” fare “propaganda a sostegno di organizzazione terrorista”.
Per le autorità di Ankara Yucel è un sostenitore del Pkk curdo, ma quella di mettere fuori gioco i giornalisti non allineati è ormai una prassi consolidata in Turchia, specie dopo il fallito golpe (vero o presunto) del 15 luglio.
Erdogan, per il quale “Grazie a Dio è stato arrestato”, ha assicurato che il giornalista verrà processato dalla “magistratura indipendente” turca.
Il portavoce della presidenza turca, Ibrahim Kalin, ha reso noto che il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore tedesco Martin Erdmann per protestare per la manifestazione filocurda che si è tenuta ieri a Francoforte nella quale “Con il pretesto del Newroz”, cioè della festa della primavera, sono stati mostrati “bandiere e cartelloni di un’organizzazione terrorista”, ovvero del Partito curdo dei Lavoratori (Pkk).
Sempre in tema di frizioni diplomatiche il ministro degli Esteri danese, Anders Samuelsen, ha convocato l’ambasciatore turco dopo che alcuni cittadini con doppia cittadinanza danese-turca sono stati minacciati di essere processati in contumacia per alto tradimento, con ritorsione sui loro famigliari residenti in Turchia. “Ho deciso di convocare l’ambasciatore turco lunedì per chiarire quello che si sa e eventualmente quello che non si sa ancora”, ha detto Samuelsen all’emittente Dr.