Turchia. Tre anni di carcere a chi diffonde fake news sulla sicurezza

di Alberto Galvi

Il Parlamento turco ha adottato pene detentive fino a tre anni per contrastare la diffusione della disinformazione online. Il disegno di legge è stato votato dall’AKP (Partito per la Giustizia e lo Sviluppo) al governo e dal suo partner di coalizione, il MHP (Partito del Movimento Nazionalista), nonostante le obiezioni di molti paesi europei.
In particolare l’articolo 29 sulla diffusione di informazioni false online sulla sicurezza della Turchia ha sollevato le maggiori preoccupazioni sulla libertà di espressione, in quanto punisce i trasgressori con una pena detentiva da uno a tre anni.
Ankara ha affermato che la legge fosse necessario per arginare la grave minaccia rappresentata dalla disinformazione e ha negato che sarebbe stata utilizzata per prendere di mira le voci dell’opposizione. Diversi critici hanno sostenuto che le disposizioni sono state formulate in modo vago e potrebbero essere utilizzate per mettere a tacere l’opposizione.
Gli Stati Uniti e l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa hanno espresso preoccupazione, perché la legge potrebbe restringere lo spazio per la libertà di parola in vista delle elezioni del prossimo anno.
Il testo ora passa al presidente per l’approvazione finale. La questione della libertà dei media è di crescente importanza in vista delle elezioni presidenziali e parlamentari del prossimo anno, con i sondaggi che mostrano che il sostegno a Erdogan e al suo AKP è in discesa libera.