Turkmenistan. Presidenziali: il candidato favorito è Serdar Berdimuhamedov, figlio dell’attuale leader

di Alberto Galvi

Il Turkmenistan terrà le elezioni presidenziali anticipate il prossimo 12 marzo, dopo che il leader autoritario del Paese, il presidente Gurbanguly Berdymukhamedov, ha annunciato al Consiglio nazionale di essere pronto a cedere il potere. Il leader attuale, il cui mandato sarebbe scaduto nel 2024, è anche primo ministro e presidente della Camera alta del parlamento. Il presidente della Repubblica è eletto per un mandato di 7 anni e può essere rieletto senza limiti.
Il Partito Democratico è il principale partito del Turkmenistan, mentre gli altri due partiti politici ufficialmente registrati sono il Partito degli Industriali e degli Imprenditori e il Partito Agrario. Berdimuhamedov ha tecnicamente sospeso la sua adesione al Partito Democratico nel 2013, sebbene il partito lo abbia candidato in tutte le elezioni, nel 2007, 2012 e 2017.
Berdymukhamedov ha scelto di candidare alla sua successione suo figlio Serdar, che ha compiuto 40 anni a settembre raggiungendo l’età richiesta per la carica di capo di Stato.
Serdar è attualmente il vicepresidente del Consiglio dei ministri, la seconda carica più alta del paese. La Commissione elettorale centrale ha registrato come candidato anche il vice governatore della provincia di Mary, Agajan Bekmyradov, del Partito Agrario.
Le candidature per la presidenza sono iniziate a essere registrate dal 14 febbraio scorso, data di inizio della campagna elettorale, e potranno concorrere alla presidenza i candidati che raccoglieranno 10mila firme. Nelle ultime elezioni del 2017 otto candidati hanno corso contro Berdymukhamedov, tutti hanno poi espresso sostegno al suo governo; Berdymukhamedov ha raccolto oltre il 97 per cento delle preferenze.
In questi giorni i gruppi di cittadini delle province turkmene del Lebap e del Balcanabat hanno nominato i loro candidati: per la provincia di Lebap è stato nominato Perhat Begenjov, direttore della scuola professionale secondaria finanziaria ed economica, per la provincia di Balcanabat è stato sceltoBerdymammed Gurbanov, primario del sanatorio di Avaza.
I gruppi di cittadini delle province di Ahal e Mary del Turkmenistan hanno nominato i loro candidati alle presidenziali nelle persone di Maksatmyrat Ovezgeldiyev, capo del servizio sanitario-epidemiologico dell’etrap di Babadayhan, e di Kakageldi Sariyev, direttore del centro di ricerca e produzione delle fonti di energia rinnovabile dell’Istituto statale per l’energia del Turkmenistan.
Gurbanguly Berdymukhamedov ha affermato di voler rimanere in politica nel suo ruolo di presidente della Camera alta del parlamento. Il Consiglio nazionale è bicamerale ed è composto dalla Camera alta che ha 56 seggi, di cui 48 sono eletti indirettamente dai consigli provinciali e 8 sono nominati dal presidente. La Camera bassa è composta da 125 seggi, che sono eletti direttamente nei collegi uninominali a maggioranza assoluta in due turni se necessario, per un mandato di 5 anni.
Il presidente del Turkmenistan Gurbanguly Berdymukhamedov è sia capo di Stato che capo del governo, e i ministri sono nominati dal presidente. Finora nel Turkmenistan post-sovietico i presidenti Niyazov, che ha governato dal 1991 al 2006, e Berdimuhamedov, dal 200,7 hanno fatto poco per far progredire il paese a livello economico, ad esclusione che nel settore energetico.
Il Turkmenistan, insieme al resto delle repubbliche ex sovietiche dell’Asia centrale, cioè Tagikistan, Kirghizistan, Kazakistan e Uzbekistan, ha ottenuto l’indipendenza alla fine del 1991.