Ucraina. Anche oggi bombardamenti. Erdogan riprova con la diplomazia, Trump chiede negoziati

di Angelo Gambella

Anche oggi è stata una giornata di bombardamenti russi sull’Ucraina con missili e droni Geran-2 (Shahed-136), un’ondata di attacchi quasi comparabile per intensità a ieri.
Prese di mira infrastrutture critiche nelle regioni di Khmelnitsky, Leopoli, Kiev, Vinnitsa, Odessa, Zaporizie, Ternopil.
La contraerea ucraina è riuscita a fermare una parte dei missili e dei droni, ma molti sono caduti su centrali e sottostazioni elettriche, snodi ferroviari e impianti di riparazione. Distrutte caserme militari.
Come ammettono le fonti ucraine, i russi colpiscono gli obiettivi con la tecnica della saturazione delle difese.
Sul campo di battaglia del Donbass si nota una battuta d’arresto per l’esercito ucraino. Le forze armate russe, dopo essersi riorganizzate, contrattaccano in direzione di Lyman.
Intanto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha resa nota l’intenzione di chiedere al G7, dove ha praticamente tutti alleati, e alla Nato armi più potenti, ma da Mosca è stato ammonito che in tal caso vi saranno conseguenze, ed i paesi interessati verranno considerati cobelligeranti.
Il presidente turco Recep Tayyp Erdogan ha confermato di voler giocare la carta della diplomazia al prossimo incontro con il collega russo Vladimir Putin, e già il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu, che si è sentito al telefono con il ministro della Difesa russo Sergey Shoigu.
ha chiesto un cessate-il-fuoco in Ucraina.
Da oltreoceano l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha invitato le parti in conflitto a sedersi al tavolo per “avviare immediatamente negoziati per una fine pacifica della guerra, o arriveremo alla terza guerra mondiale e non rimarrà nulla del nostro pianeta: vi sono stupidi che non comprendono il potenziale del nucleare”.