Ucraina. Arrestato l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili

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E’ stato arrestato l’ex presidente georgiano Mikheil Saakashvili, il quale pochi giorni fa era riuscito con un polso ammanettato a divincolarsi dagli agenti che lo avevano fermato e a chiedere aiuto ai suoi sostenitori, che lo avevano liberato e lo avevano fatto fuggire in modo rocambolesco sui tetti della capitale Kiev.
Al momento Saakashvili si trova in una cella di sicurezza provvisoria, ed il procuratore ha scritto su Facebook che “Noi siamo intenzionati a indagarlo e a chiedere alla giustizia un’udienza per un’eventuale libertà su cauzione”. Al momento dell’arresto dell’ex presidente i suoi sostenitori urlavano “vergogna, vergogna”, e lui ha annunciato uno sciopero della fame.
Fino a qualche anno fa Poroshenko e Saakashvili erano alleati di ferro, e per fare politica in Ucraina (era governatore di Odessa) l’ex presidente ne aveva preso la cittadinanza, perdendo quella del suo paese. Tuttavia nel 2015 ha perso anche quella ucraina, di fatto divenendo apolide. In ottobre Saakashvili aveva preso parte alle proteste per l’abolizione dell’immunità parlamentare.
Il procuratore generale dell’Ucraina Yuriy Lutsenko ha spiegato che l’arresto dell’ex presidente georgiano è motivato dal fatto che “avrebbe preso parte ad “un piano delle forze filo-Cremlino in Ucraina” ed avrebbe ricevuto finanziamenti da un gruppo criminale legato all’ex presidente ucraino Viktor Yanukovich.
Saakashvili rischia fino a cinque anni di carcere se dichiarato colpevole, ma anche l’estradizione in Georgia, dove è ricercato per accuse di corruzione.

Vedi anche: Dario Rivolta, “Strane cose succedono in Ucraina. Il caso di Michail Saakashvili”.