Ucraina. Attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia: Guterres, ‘un suicidio’

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Fin dall’attacco all’Ucraina i russi hanno preso il controllo della centrale nucleare di Zaporizhzhia, la seconda più grande d’Europa, costruita negli anni Ottanta e con una capacità di 5.700 Mw. Nell’impianto lavorano tecnici ucraini, ma il rischio denunciato da diversi tra scienziati e analisti è che possa trasformarsi in un nuovo disastro nucleare.
Negli ultimi giorni gli ucraini hanno infatti compiuto diversi attacchi alla centrale, e per quanto i reattori siano protetti da possenti muri di cemento, il direttore dell’Aiea (Agenzia internazionale dell’energia atomica) Rafael Grossi ha paventato la possibilità che non tengano alle esplosioni.
Al momento non vi sarebbero perdite di materiale radioattivo, ma i timori crescono al punto che il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres si è riferito agli attacchi parlando di “suicidio”.
Per le prossime ore è convocata una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere della questione e permettere agli ispettori dell’Aiea di entrare nella centrale.