Ucraina. Avviata l’operazione per esportare via nave il grano

Frutto dell'accordo mediato da Erdogan e Guterres.

di Guido Keller

La mediazione dei giorni scorsi del presidente turco Recep Tayyp Erdogan e del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres tra Russia e Ucraina si è concretizzata oggi con l’apertura a Istanbul del Centro di coordinamento e gestione (Jcc) volto a monitorare il passaggio delle navi ucraine cariche di cereali.
Il grano, di cui soprattutto i paesi africani hanno immediata necessità, è già pronto per partire e procurerà all’Ucraina 10 miliardi di dollari, ma da Mosca si è tornati a mettere in forse l’accordo se non verrà tolto l’embargo alle navi russe.
Nella fattispecie l’accordo (in realtà due documenti), sottoscritto il 22 luglio dal ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e dal ministro delle Infrastrutture ucraino Oleksandr Kubrakov, prevede un tempo di prova di 120 giorni, prorogabili se sarà pienamente rispettato. Esso prevede:
– il transito sicuro delle navi attraverso il Mar Nero;
– la creazione di un centro di controllo e gestione a Istanbul con funzionari dell’Onu, della Turchia, della Russia e dell’Ucraina;
– che ad operare siano i porti ucraini di Odessa, Chornomorsk e Pivdennyi;
– la formazione in Turchia di gruppi di addetti alle ispezioni (per prevenire il traffico di armi);
– le navi saranno guidate da piloti attraverso corridoi sicuri per evitare le mine;
– non vi saranno funzionari russi sulle navi e nei porti ucraini.
Già in queste ore dovrebbe salpare la prima nave dal porto di Chornomorsk, nel sud-ovest dell’Ucraina, ma la speranza della comunità internazionale è che questo possa essere il primo tassello di un più ampio accordo di pace.
Attualmente nei depositi ucraini vi sono 22 milioni di tonnellate di grano pronte per essere esportate, ma prudentemente Kiev ha fatto sapere di tenere aperte le vie di esportazione via terra.