Ucraina. Due trentini in missione umanitaria

Giovanni Kessler e Giorgio Martini, 'esperienza toccante dal punto di vista umano e professionale'.

di Massimo Gabbani

Giovanni Kessler e Giorgio Martini entrambi trentini, sono appena rientrati da una missione umanitaria in Ucraina, organizzata con l’associazione EUcraina. Durante questa operazione hanno trasportato presidi sanitari di prima necessità e altri dispositivi utili per la popolazione martoriata.
“L’esperienza è stata davvero toccante da un punto di vista umano e, nel mio caso, anche professionale”, afferma Martini, farmacista plurilaureato occupato da anni nel volontariato. “Non è stato piacevole sentire la sirena antiaerea ogni 4-5 ore, soprattutto perché una mattina abbiamo percepito molto da vicino lo schianto di un razzo abbattuto dalla contraerea ucraina”, condividono i due trentini.
Le molteplici cause alla base del conflitto emergono come un elemento chiave della loro riflessione, oltre all’impatto diretto della guerra sulla popolazione locale. Martini, impegnato nella raccolta di materiale per la sua tesi di laurea nel corso di Sociologia e ricerca sociale con curriculum in criminologia, ha avuto l’opportunità di analizzare da vicino le radici del conflitto, cercando di comprendere le dinamiche sottostanti che hanno condotto a crimini di guerra così devastanti.
La distruzione indiscriminata di infrastrutture civili, come condomini residenziali e parchi giochi, sembra essere il risultato di tensioni geopolitiche complesse e di interessi contrapposti. In questo contesto, la guerra in Ucraina non può essere semplificata a una singola causa, ma va piuttosto considerata come il prodotto di una serie di fattori interconnessi. Le tensioni storiche, le divisioni etniche, le dispute territoriali e gli interessi politici convergenti hanno alimentato un conflitto che ha profondamente scosso il tessuto sociale e umano della regione.
L’esperienza umana e professionale vissuta in prima persona durante la missione mette in luce l’aspetto introspettivo della situazione, evidenziando la complessità della guerra e spingendo a una riflessione più profonda sulle radici del conflitto e sulle conseguenze devastanti che ha avuto sulla vita quotidiana della popolazione ucraina.
Va sottolineato che Giovanni Kessler è stato pubblico ministero dal 1985 al 2001, deputato per i Democratici di Sinistra dal 2001 al 2006, Alto commissario per la lotta alla contraffazione dal 2006 al 2008 e presidente del Consiglio della Provincia autonoma di Trento dal 2008 al 2011, direttore dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) dal 2011 al 2017, capo dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli dal 2017 al 2018. Kessler si è occupato in particolare di lotta alla corruzione, alla criminalità organizzata e transnazionale, con particolare attenzione all’Europa centro-orientale. Nel 2014 è diventato membro dell’Agenzia anticorruzione dell’Ucraina (Ukrainian anti-Corruption Bureau). Oltre a fornire aiuto tangibile attraverso l’associazione EUcraina, i due volontari intendono sensibilizzare sull’articolata situazione in Ucraina, incoraggiando una riflessione più ampia sulle molteplici cause che hanno condotto a questo conflitto. Auspicano che un’analisi più approfondita possa contribuire a soluzioni a lungo termine e a un impegno continuo nella ricostruzione e nel sostegno della popolazione colpita.