Ucraina. Duello legale con la russa Gazprom per l’energia forti all’Europa

di Giuseppe Gagliano –

Nel cuore delle tensioni geopolitiche in corso, le forniture di gas russo all’Europa continuano a essere una questione critica. Il recente annuncio di Gazprom che conferma la consegna di 42,4 milioni di metri cubi di gas all’Europa attraverso l’Ucraina via Sudzha, evidenzia la complessità e l’importanza strategica di queste rotte energetiche. In un contesto di conflitto e sanzioni, la gestione delle risorse energetiche assume un ruolo centrale nelle relazioni internazionali.
Il Contesto delle Forniture Energetiche
La rotta di transito attraverso l’Ucraina rappresenta attualmente l’unico canale per le forniture di gas russo ai paesi dell’Europa centrale e occidentale, a seguito della sospensione del pompaggio attraverso il gasdotto Nord Stream. Questo scenario mette in luce la fragilità delle infrastrutture energetiche europee e la loro dipendenza dalle rotte di transito attraverso territori instabili.
La decisione dell’operatore ucraino di sospendere il flusso di gas attraverso il punto di transito di Sokhranovka nel maggio 2022 ha aggravato ulteriormente la situazione. Questa scelta, giustificata da cause di forza maggiore legate all’incapacità di controllare la stazione di compressione del gas di Novopskov, situata nella Repubblica Popolare di Lugansk, ha sollevato controversie legali e politiche tra Ucraina e Russia.
La disputa tra Gazprom e Naftogaz, culminata nella petizione di arbitrato presentata da quest’ultima presso la Corte Arbitrale Internazionale, sottolinea la complessità delle relazioni energetiche tra i due paesi. L’accusa di ritardi nei pagamenti per i servizi di trasporto del gas ha alimentato tensioni, con Gazprom che considera illegittima l’azione legale intrapresa da Naftogaz. In risposta la Russia ha minacciato di imporre sanzioni ulteriori contro la compagnia ucraina, evidenziando come le relazioni energetiche possano rapidamente degenerare in confronti politici ed economici.
Le forniture di gas russo all’Europa attraverso l’Ucraina hanno profonde implicazioni geopolitiche. Da un lato sottolineano la continua dipendenza dell’Europa dal gas russo, nonostante gli sforzi per diversificare le fonti energetiche. Dall’altro evidenziano la vulnerabilità delle infrastrutture di transito che attraversano zone di conflitto, aumentando i rischi per la sicurezza energetica europea.