Ucraina. Graduale ritiro dei russi a nord, gli ucraini avanzano. Ma la guerra infuria a sud

A fuoco un deposito di carburante a Belgogrod in Russia, ma gli ucraini respingono le responsabilità.

di Guido Keller

Citando un funzionario del Pentagono il New York Times ha riferito oggi di nuove forniture di armi Usa agli ucraini, compreso droni, sistemi tecnologici, equipaggiamenti per la difesa da attacchi chimici e persino carri armati di fabbricazione sovietica da inviare nel Donbass. Si tratta di mezzi che gli ucraini conoscono, ma è anche un modo per aggirare l’invio di proprie armi pesanti, cosa che potrebbe creare il casus belli fra Russia e occidente.
Dopo aver impegnato in varie aree l’esercito ucraino al fine di indebolire le difese a sud, e dopo essersi garantita la supremazia aerea i comandi russi stanno gradualmente ritirando i propri militari da nord per affondare a Mykolaiv e dirigersi verso Odessa, già bersagliata da un lancio di missili dalla Crimea, ma la pressione è forte anche a Kharkiv, Poltava, Kremenchuk e a Chernihiv, che continuano ad essere bombardate.
L’intelligence britannica ha riferito che i russi si sarebbero ritirati dall’aeroporto di Gostomel, vicino alla capitale, e che gli ucraini hanno ripreso diversi villaggi lungo l’asse orientale “a seguito di pesanti combattimenti, nella regione di Kharkiv”.
Intanto continua il deflusso dei profughi attraverso i sette corridoi umanitari istituiti a seguito dei colloqui, comprese 3mila persone dalla martoriata Mariupol, dove i miliziani del battaglione Azov e le forze ucraine resistono assediati nella zona centrale della città. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riferito, citando la Croce Rossa, che “almeno 170mila persone sono ancora intrappolate a Mariupol, senza cibo, acqua ed energia”, mentre i morti sarebbero 5mila.
C’è invece mistero attorno all’attacco a un deposito di carburante a Belgorod, in Russia, vicino al confine ucraino e sulla strada per Kharkiv. Le due città sono distanti solo un’ottantina di km : per quanto si sia trattato di un obiettivo strategico, dal momento che lì i russi hanno il grosso delle truppe e dei mezzi, l’attacco non è stato rivendicato e soprattutto gli ucraini hanno smentito con forza che sia stata una loro iniziativa, con Zelensky che ha affermato alla Fox News che “Ci sono cose che condivido solo con le nostre forze armate”.
Da parte russa è stato fatto sapere che “quanto accaduto peserà sui colloqui in corso”.