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La proposta dell’amministrazione Trump di destinare agli Stati Uniti 500 miliardi di dollari di profitti derivanti dai minerali di terre rare dell’Ucraina come risarcimento per l’assistenza fornita a Kiev in tempo di guerra è stata ritirata dal tavolo, ha affermato domenica il presidente Volodymyr Zelenskyy, indicando che è in lavorazione un accordo più equo. In precedenza Zelensky aveva rifiutato una bozza di accordo statunitense su minerali preziosi come il litio, utilizzati nell’industria aerospaziale, della difesa e nucleare, perché non conteneva garanzie di sicurezza e aveva un costo di 500 miliardi di dollari.
“La questione dei 500 miliardi di dollari non è più attuale”, ha detto Zelensky in una conferenza stampa tenutasi a Kiev, in occasione di un forum di funzionari governativi, in occasione del terzo anniversario dell’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia. Il leader ucraino ha affermato che considerare gli aiuti come un debito da rimborsare rappresenterebbe un “vaso di Pandora” che creerebbe un precedente, obbligando Kiev a rimborsare tutti i suoi sostenitori. “Non riconosciamo il debito”, ha detto Zelensky. “Non sarà nel formato finale dell’accordo”.
Non sono stati forniti ulteriori dettagli sullo stato dei negoziati. L’Ucraina ha insistito sulle garanzie di sicurezza di cui ha bisogno per scoraggiare qualsiasi potenziale aggressione russa in futuro. Steve Witkoff, inviato speciale di Trump in Medio Oriente, ha dichiarato al programma “State of the Union” della CNN che si aspetta un accordo questa settimana che consenta agli Stati Uniti di svolgere un ruolo più importante nello sfruttamento delle risorse minerarie dell’Ucraina. Il segretario al Tesoro Scott Bessent ha affermato che il piano minerario dell’amministrazione mira a creare una partnership tra Stati Uniti e Ucraina, definendola una soluzione “win-win”. “Guadagniamo soldi se il popolo ucraino guadagna soldi”, ha detto Bessent al programma Sunday Morning Futures di Fox News Channel.
Il capo dello staff di Zelensky, Andrii Yermak, ha lasciato presto il forum di Kiev insieme al ministro dell’Economia Yuliia Svyrydenko per quelli che Yermak ha definito colloqui con funzionari statunitensi su un possibile accordo. Yermak ha pubblicato sui social media di aver parlato con funzionari statunitensi, tra cui Bessent e il consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, Mike Walz, affermando che si era trattato di una “conversazione costruttiva”. “Stiamo facendo progressi”, ha scritto Yermak. “Gli USA sono nostri partner e siamo grati al popolo americano”.
* Articolo in mediapartnership con Nuovo Giornale Nazionale.
