Farnesina –
Nel quadro del sostegno offerto dall’Italia all’Ucraina, il Consiglio dei ministri ha approvato il DDL che ratifica il cofinanziamento di Italia e Bers per la ricostruzione del sistema elettrico in Ucraina. Si tratta di un finanziamento di 200 milioni di euro (di cui 100 milioni di euro della Cooperazione italiana), volto a ripristinare la capacità energetica di Ukrhydroenergo, principale società idroelettrica ucraina, dopo la distruzione della diga di Nova Khakovka.
Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani ha indicato come ciò rappresenti “un forte segnale di attenzione da parte italiana nei confronti della drammatica situazione del settore energetico ucraino a testimonianza del costante appoggio del nostro Paese nei confronti di Kiev”. Tajani ha espresso l’auspicio che l’iter parlamentare del provvedimento sia veloce per rispondere all’emergenza imposta dalle sofferenze della popolazione ucraina, che è afflitta da continui black-out e rischia di trascorrere un altro inverno in condizioni di estremo disagio.
Il ministro Tajani ha ricordato l’azione intrapresa dal nostro Paese a favore della resilienza e ricostruzione ucraina, a partire dalla Conferenza bilaterale del 26 aprile 2023 e nel corso della presidenza italiana del G7, che porterà l’Italia Paese a organizzare nell’estate del 2025 la Conferenza internazionale sulla ricostruzione dell’Ucraina.
Il disegno di legge approvato oggi dal Consiglio dei ministri, più precisamente, reca la ratifica ed esecuzione di quattro accordi riguardanti il ripristino emergenziale delle centrali idroelettriche in Ucraina in collaborazione con la BERS: un accordo quadro, un accordo di garanzia, di supporto al progetto e cessione e, infine, una dichiarazione di adesione tra la Società per azioni “Ukrhydroenergo”, il governo della Repubblica Italiana e la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo.