Ucraina. La guerra si concentra nel Donbass. Stoltenberg vuole forze stabili ai confini della Nato

Distrutto l’aeroporto di Dnipro

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Dopo la visita della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, è stato il premier britannico Boris Johnson a recarsi a Kiev, il primo del G7. Incontrando il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Johnson ha fatto sapere la vicinanza del popolo britannico e ha discusso di sostegni finanziari e forniture di armi.
Intanto la guerra mossa dai russi si sta concentrando nel Donbass e nella parte meridionale del paese. Un massiccio bombardamento ha provocato la distruzione completa dell’aeroporto civile di Dnipro, a nord di Zaporizhia, ed ancora non si conosce se vi sono state e quante vittime.
Un caccia russo è invece stato abbattuto a Mykolaiv, città martoriata dai bombardamenti la cui presa permetterebbe ai russi di arrivare via terra ad Odessa, e a nord della città portuale si sono registrate tre grosse esplosioni.
Intervistato per il Telegraph, il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, ha parlato del progetto di assicurare ai confini della Nato nell’Europa orientale, in particolare in Lettonia e in Estonia, un “adattamento a lungo termine”, ovvero forze stabili. Questo alla luce della “nuova realtà” che si è venuta a creare con l’invasione dell’Ucraina, una “conseguenza delle azioni del presidente russo Vladimir Putin”.

(Foto: Depositphotos).