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Prima il cancelliere autriaco Karl Nehammer, poi il ministro per gli Affari europei Karoline Edtstadler hanno mostrato prudenza circa l’adesione rapida dell’Ucraina all’Unione Europea.
Edtstadler ha denunciato “standard differenti quando si parla di Ucraina e Moldavia e quando si parla di Bosnia”, e ha affermato che “se iniziamo i negoziati” per le prime, “allora dobbiamo farlo anche per la Bosnia-Erzegovina”.
Intervenendo davanti ai deputati del Fpoe, il cancelliere Nehammer è stato chiaro nell’affermare la sua opposizione a trattamenti preferenziali rispetto alla “Bosnia-Erzegovina, anch’essa impegnata nei negoziati di adesione”.
Anche l’Ungheria si è espressa contro l’adesione facilitata dell’Ucraina all’Ue.