Ucraina. Meloni, ‘La resistenza ucraina è la nostra battaglia per la democrazia’

di Alessio Cuel

In occasione del terzo summit della Piattaforma di Crimea, iniziativa diplomatica del presidente ucraino Volodymyr Zelens’kyj avviata nel 2021 al fine di portare la questione crimeana al centro dell’agenda geopolitica internazionale, è intervenuta il 23 agosto la presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni.
La premier, confermando la linea mantenuta sin qui dal suo esecutivo, ha ribadito in un videomessaggio diffuso da Palazzo Chigi il deciso sostegno alla causa ucraina. Per Meloni, in seguito all’invasione della Crimea del 2014, si è assistito a un assaggio delle intenzioni russe su tutta l’Ucraina, preludio a violazioni sempre più gravi del diritto internazionale.
Secondo Meloni, a partire dall’invasione della Crimea, una delle colpe dell’occidente è stata l’aver sottovalutato quella che viene definita come la “pulsione imperialista di Mosca”. Anche per questo, la presidente del Consiglio ribadisce il sostegno incondizionato del governo italiano alla causa della liberazione della Crimea e, più in generale, alla resistenza ucraina per la liberazione dall’occupazione russa.
Infine, prima di concludere il suo intervento invocando una “pace giusta e duratura” e identificando la libertà ucraina come la libertà per l’Europa intera, Meloni offre la disponibilità dell’Italia a ospitare l’Ukraine Recovery Conference del 2025. Un’azione dunque, quella italiana, che nelle intenzioni di Meloni dovrebbe essere duplice: oggi basata sul sostegno militare, in futuro orientata a offrire un contributo sostanziale alla ricostruzione post-bellica dell’Ucraina.