di Angelo Gambella –
Il ministero della Difesa russo ha reso noto, nel quadro dell'”Operazione speciale” in Ucraina, la presa di Shevchenko, nel Donetsk, ad opera della 74ma Brigata. Dopo aver conquistato Kurakhove, una cittadina del Donbass di 18 mila abitanti prima della guerra, le forze armate russe sono sul punto di conquistare Toretsk città di 31 mila abitanti, ma ormai sono a ridosso dle territorio comunale di Pokrovsk, città strategica che prima della guerra contava 60 mila abitanti. Pokrovsk, importante centro minerario, è un crocevia di strade e ferrovie, e la caduta della città potrebbe comportare il cedimento di una parte importante del fronte ucraino meridionale.
Nei giorni scorsi vi è stata a Pokrovsk l’incredibile diserzione di massa di 1.700 militari ucraini, l’intera 155ma Brigata meccanizzata “Anna di Kiev”. Questa era stata addestrata in Francia e in Polonia, ed era stata armata dall’occidente con carri Leopard 2A4 e obici Caesar da 155 mm, ma i soldati hanno lamentato la scarsità di mezzi tecnologici e soprattutto il fatto che quasi tutti fossero senza una reale esperienza sul campo: solo in 51 avevano infatti esperienza di guerra alle spalle. Di 500 di loro ancora non vi è traccia, in diversi potrebbero essersi arresi al nemico.
L’esercito ucraino deve difendere Pokrovsk a tutti i costi, con i russi che hanno già raggiunto in un punto l’autostrada, linea di rifornimento principale ucraina.
Il maggiore obiettivo russo sembrava Chasiv Yar, 14 mila abitanti alle porte di Bakhmut, battaglia lunghissima tuttora in corso, ma il reale obiettivo russo si è dimostrato essere la zona di Kurakhove e Toresk, che apre la strada alla regione di Dnipropetrovsk, ora distante appena 7 km lineari.