Ucraina. Putin apre al dialogo, mentre Blinken stacca un altro assegno per acquistare le armi Usa

Intanto i russi avanzano: sono ormai alle porte di Kharkiv.

di Guido Keller

Mentre il presidente russo Vladimir Putin vola a Pechino per incontrare il collega Xi Jinping nel “desiderio genuino” del governo cinese di mediare nella crisi ucraina, i carri pesanti russi sono ormai alle porte di Kharkiv, in un’offensiva che miete villaggio dopo villaggio e che si beffa della pomposa retorica occidentale. Putin intende dare peso al piano cinese in 12 punti, definito in precedenza dal ministro degli Esteri Serghey Lavrov come “ragionevole”, ma quello che è importante per il presidente russo è che ogni trattativa con l’Ucraina si svolga partendo da “posizioni paritarie”. Alla Xinhua Putin ha infatti spiegato di non credere che occidente e Ucraina siano “disponibili a un dialogo paritario, onesto e fondato sul rispetto reciproco e sulla considerazione degli interessi reciproci”, tuttavia la cosa rappresenta un’apertura, ed ora spetta all’occidente decidere cosa fare.
Per il ministro degli Esteri Antonio Tajani ben vengano le trattative, “ma queste non devono significare la fine dell’Ucraina, la quale deve avere “la possibilità di essere libera e indipendente”. A Radio 24 ha affermato che “La battaglia dell’Ucraina non è persa, l’occidente continua a sostenere l’Ucraina: ieri c’è stata la visita di Blinken che ha dato un messaggio chiaro di sostegno”.
Il sostegno degli Usa si traduce in un altro assegno da 2 miliardi di dollari finalizzato all’acquisto di armi, ovviamente Made in Usa, e da Kiev il segretario di Stato Antony Blinken ha sottolineato che “stiamo velocizzando le forniture di munizioni, missili e mezzi corazzati” aggiungendo che è al vaglio del Pentagono la cessione (cioè la vendita) dei sistemi da difesa missilistici Patriot. In merito alle polemiche sull’impiego di armi statunitensi impiegate per colpire il suolo russo, Blinken ha spiegato che “Non abbiamo consentito attacchi al di fuori dell’Ucraina, ma è l’Ucraina a decidere come condurre la guerra”.
Sul campo però i russi continuano ad avanzare, e il ministero della Difesa ha reso noto che nelle ultime ore è stato preso il controllo di altri quattro villaggi nella regione di Kharkiv, come pure di Rabotino, nella regione di Zaporizhzhia. I comandi ucraini hanno ordinato un ripiegamento a Kharkiv, riconoscendo le difficoltà di resistere alla pressione dei russi, ed ora stanno rinforzando le difese spostando forze nella regione.
Così mentre Blinken ha Kiev si è fatto riprendere mentre mangiava pizze e suonava in una rockband, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è visto costretto, dato il momento, ad annullare le visite in Spagna e Portogallo.
Il commissario europeo per gli Affari economici e monetari Paolo Gentiloni ha ammesso che ad oggi le sanzioni imposte alla Russia dall’occidente non hanno sortito gli effetti sperati, sia perché Mosca ha saputo aggirarle, sia perché quella russa è oggi un’economia di guerra, ma ha affermato che potrebbero esservi effetti concreti nel medio – lungo termine.