Ucraina. Putin, ‘la provocazione nel Kursk fallirà’, ‘conquistati nel Donbass km quadrati di territorio’

Red

Le forze russe continuano ad avanzare nel Donbass, segno che l’obiettivo ucraino di attaccare la regione russa di Kursk con le migliori élite per indebolire l’offensiva di Vladimir Putin non ha avuto l’effetto sperato. Anzi, mentre i militari ucraini, equipaggiati di tutto punto dagli occidentali, sono in una fase di stallo nel Kursk e hanno giù perso oltre la metà delle forze (secondo Mosca 8.500 tra militari e mercenari), i russi sono ormai a una ventina di km dalla strategica Pokrovsk, la cui presa potrebbe significare il crollo del fronte ucraino.
La cosa è stata fatta notare dallo tesso presidente russo, il quale ha detto oggi che “sono sicuro che questa provocazione (l’invasione delle forze armate dell’Ucraina nella regione di Kursk, ndr) fallirà, ci occuperemo dei banditi ucraini””, e che “nel Donbass le forze russe stanno prendendo il controllo di chilometri quadrati di territorio, con una velocità offensiva che non si vedeva da molto tempo”.
Intanto continua la guerra di droni e dei missili, dopo l’enorme numero sparato ieri dagli ucraini su 13 regioni russe. Colpiti per errore dai russi un orfanotrofio a Sumy, dove si registrano 13 feriti di cui 4 bambini, e un centro commerciale a Kharkiv, dove i feriti sono 47. Gli ucraini hanno invece sparato altri droni su Belgorod, dove sono stati colpiti condomini e un centro commerciale. Incendi sono in corso in diverse località russe.