Ucraina. Xi sarà a Mosca. Poi un video-colloquio con Zelensky

di Guido Keller

Continuano violenti gli scontri a Bakhmut, nella parte orientale dell’Ucraina. I russi, in particolare i mercenari della compagnia privata Wagner, sarebbero ormai sul punto di penetrare nel centro della città, come ha riferito il comandante Yevgeny Prigozhin, ma da entrambe le parti vengono segnalate pesanti perdite. In particolare proprio nella Wagner, la quale ha arruolato detenuti del tutto impreparati al conflitto.
Sul fronte politico c’è da segnalare l’estensione di sei mesi dell’ennesimo pacchetto di sanzioni europee alla Russia, per quanto ad oggi abbiano sortito l’effetto di spingere la Russia a guardare a est e a sud per i propri mercati, dove solo India e Cina rappresentano quasi la metà della popolazione globale; l’interscambio con la Cina è arrivato a 190 miliardi di dollari.
La decisione di prolungare ed implementare le sanzioni arriva dal Consiglio dell’Unione Europea, e vede oggi 1.473 persone e 205 organizzazioni colpite dai provvedimenti europei.
A muoversi nel campo della diplomazia è ancora una volta il presidente cinese Xi Jinping, appena riconfermato alla guida del paese per un terzo quinquennio. Xi sarà tra qualche giorno a Mosca per incontrare il collega Vladimir Putin nel quadro della sua iniziativa volta alla de-escalation, ma secondo il Wall Street Journal dovrebbe nell’occasione avere un colloquio in videoconferenza con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Tra l’altro era stato proprio Zelensky ad auspicare un incontro con Xi all’indomani della presentazione del piano in 12 punti per il cessate-il-fuoco, bocciatissimo dalla Casa Bianca e dal segretario della Nato Jens Stoltenberg.
Xi insomma sembra essere l’unico in grado di fare da mediatore nel conflitto, ed avrebbe tutto da guadagnarci nel contesto internazionale, mentre l’Ue, che ha perso la sua vocazione pacifista, resta ferma al palo.