Ucraina. Zelenky, ‘servono armi’. Militari in una sacca a Lisichansk

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato oggi che “quella in corso nel Donbass è una delle più terribili battaglie combattute in Europa”, ed è tornato a chiedere armamenti ed addestratori.
Al momento le forze ucraine si troverebbero in una sacca a Lisichansk, e non sarebbero in grado di lasciare la città anche perché le stesse hanno fatto saltare in aria il ponte sul Severskij Donec. Il rischio è che a miglia possano venire fatti prigionieri dai russi.
Le notizie riportano di bombardamenti russi con vittime civili, e secondo le fonti russe gli ucraini avrebbero sparato in un mercato uccidendo cinque persone tra cui un bambino. Sempre secondo le fonti russe sarebbe stato distrutto in una stazione vicino a Donec un importante quantitativo di armi fornite all’Ucraina da Usa e Ue.
La guerra del Donbass è in corso dal 2014, e non sono serviti gli accordi di Minsk per fermarla, anche perché l’Ucraina non ha rispettato gli articoli che prevedevano la creazione entro il 2015 delle autonomie del Donbass, dove si sono trovati a combattere il battaglione nazionalista Azov (macchiatosi, come riporta l’Osce, di gravi crimini di guerra) ed altri gruppi contro i ribelli locali, sostenuti dalla Russia.
Intanto l’Ucraina sta cercando di far uscire il grano via terra attraverso due corridoi che i russi hanno detto di non essere intenzionati a colpire, verso la Polonia e la Romania. I porti invece continuano ad essere bloccati dalle navi da guerra russe.