Ucraina. Zelensky chiede all’Onu una Norimberga per Putin

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Volodymyr Zelensky è intervenuto con un video al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite denunciando la “deportazione di centinaia di migliaia di ucraini in Russia”, e critico si è chiesto “dov’è la pace che il Consiglio di sicurezza dovrebbe costruire?”. Il presidente ucraino ha affermato che “quello che abbiamo visto a Bucha lo abbiamo visto anche in altre città”. Si tratta quindi di “crimini di guerra, di azioni terroristiche”, per cui “serve un tribunale come quello di Norimberga”.
Si è poi scagliato contro il diritto di veto che hanno Russia, Usa, Cina, Francia e GB, affermando che “è una cosa che non ha senso se non potete fare nulla per noi: se la comunità internazionale si fosse opposta all’aggressione dell’Ucraina, forse oggi non ci sarebbe la guerra nel mio paese e contro il mio popolo”.
Al voto del 3 marzo all’Assemblea generale dell’Onu 141 voti avevano votato contro la guerra di Vladimir Putin, 35 si erano astenuti e 5, tra cui ovviamente la Russia, i contrari. Al di là del diritto di veto che la Russia può esercitare nel Consiglio di sicurezza, pesa politicamente l’astensione di paesi come l’India e la Cina, 2 miliardi e mezzo di persone che potrebbero divenire presto clienti dell’esportazione del gas russo, vista la graduale chiusura a occidente. L’India è inoltre membro di turno del Consiglio di sicurezza Onu.
Oltre ai 5 membri permanenti, quelli con diritto di veto, gli altri paesi membri del Consiglio di sicurezza Onu sono per il biennio 2021 – 2022 Kenya, India, Irlanda, Messico e Norvegia, mentre per il biennio 2022 – 2023 sono Albania, Brasile, Gabon, Ghana e Emirati Arabi Uniti.