Ucraina. Zelensky, ‘trattative per l’uscita dei combattenti dalla Azovstal di Mariupol’

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che sono in atto con la controparte russa “trattative molto difficili” volte a permettere l’uscita dei combattenti ucraini dall’acciaieria Azovstal di Mariupol. Dopo l’evacuazione dei civili che per lunghe settimane si sono ricoverati dai bombardamento di Mariupol nei sotterranei dell’impianto siderurgico in condizioni miserrime, il nodo rimane legato perlopiù al fatto che gran parte dei combattenti ucraini non apparterrebbe a forze regolari, bensì a miliziani del battaglione Azov, dichiaratamente neonazista ed impegnato nei combattimenti del Donbass dal 2014. Tra loro vi sono anche stranieri tra cui alcuni italiani.
Già nel 2016 l’Osce aveva prodotto rapporti in cui combattenti del battaglioe Azov erano ritenuti responsabili di torture, massacri, stupro ed altre gravi violenze a danno dei combattenti filorussi e dei civili del Donbass.
Il comandante militare dell’autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk ha reso noto che una decina di loro si sarebbe arresa, ma la notizia è stata smentita.