di Mariarita Cupersito –
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, accoglie con favore l’accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi israeliani firmato la scorsa notte a Doha dai negoziatori di Israele, Hamas, Stati Uniti e Qatar.
“L’accordo di cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi offra una speranza di cui la regione aveva disperatamente bisogno. Tuttavia, la situazione umanitaria a Gaza rimane cupa”, ha dichiarato. “L’Europa continuerà a supportare i palestinesi con 120 milioni di euro di aiuti nel 2025, insieme a tonnellate di aiuti in natura”.
La Commissione europea ha infatti annunciato un nuovo pacchetto di aiuti per Gaza del valore di 120 milioni di euro, iniziativa che si inserisce nel continuo impegno europeo a sostegno della popolazione palestinese in considerazione della grave crisi umanitaria in corso. Questo nuovo stanziamento costituirà una concreta risposta all’aggravarsi delle condizioni di vita nella zona della Striscia di Gaza, dove milioni di persone si ritrovano attualmente in condizioni di elevata vulnerabilità.
L’assistenza umanitaria complessiva da parte dell’Unione europea a Gaza raggiungerà dunque un totale di oltre 450 milioni di euro a far data dal 2023. A ciò si aggiungono le ulteriori attività già poste in essere, come il ponte aereo umanitario europeo che ha consentito il trasporto di più di 3.800 tonnellate di forniture di beni di prima necessità quali medicinali, cibo etc.
“Gli aiuti umanitari dell’Ue saranno destinati alle crisi più urgenti del mondo, in particolare in Medio Oriente, come a Gaza e in Siria, ma anche in Ucraina, Africa, America Latina e Caraibi, Asia e Pacifico”, fa sapere la Commissione europea annunciando un bilancio iniziale per l’assistenza umanitaria a paesi terzi per il 2025 di 1,87 miliardi di euro.
“La Commissione europea fornisce aiuti umanitari in oltre 100 Paesi, raggiungendo ogni anno milioni di persone in tutto il mondo. L’assistenza viene fornita attraverso organizzazioni umanitarie partner, come le organizzazioni umanitarie non governative europee, le organizzazioni internazionali (comprese le agenzie delle Nazioni Unite) e le agenzie specializzate degli Stati membri”.