Ue. Acquisti online: stop agli ostacoli sugli acquisti transfrontalieri

di Maurizio Molinari * –

Gli acquirenti online avranno un accesso transfrontaliero più agevole a prodotti, prenotazioni alberghiere, noleggio auto, festival musicali o biglietti per parchi di divertimento.
Le nuove norme, approvate in via definitiva, vieteranno il “geoblocking” degli acquirenti che navigano su siti web di un altro Paese dell’UE e quindi consentiranno a tutti i cittadini UE di scegliere in quali siti acquistare beni o servizi, senza essere bloccati o reindirizzati automaticamente verso un altro sito web a causa della loro nazionalità, del luogo di residenza o dell’ubicazione temporanea.
Gli operatori commerciali dovranno trattare gli acquirenti online provenienti da un altro Paese dell’UE allo stesso modo dei clienti locali, consentendo l’accesso agli stessi prezzi o alle stesse condizioni di vendita, in particolare quando si acquistano:

– beni fisici (ad esempio elettrodomestici, elettronica, abbigliamento) che possono o essere spediti nel proprio Stato membro, alle stesse condizioni di consegna offerte agli acquirenti locali, o ritirati in un luogo concordato da entrambe le parti, ad esempio in un Paese UE in cui il commerciante già spedisce la propria merce (gli operatori non sono tenuti a consegnare in tutti i Paesi UE),

– servizi elettronici non protetti da copyright quali cloud, firewall, memorizzazione di dati, hosting di siti web,

– servizi forniti nei locali commerciali o in un luogo fisico in cui opera il commerciante, ad esempio soggiorni in hotel, noleggio auto, biglietti per eventi sportivi, festival musicali o per i parcheggi.

Sarà inoltre vietato trattare gli acquirenti in maniera diversa in base al luogo di emissione della carta di credito o di debito.
I contenuti digitali protetti da copyright, come i libri elettronici, la musica o i giochi online, non saranno coperti per il momento dalle nuove norme. Tuttavia, i deputati hanno inserito nella normativa una “clausola di revisione”, che impone alla Commissione europea di valutare entro due anni se il divieto di geoblocking debba essere esteso a tali contenuti. Anche i servizi audiovisivi e di trasporto sono per il momento esclusi dal campo d’applicazione.
La relatrice Róża Thun (PPE, PL) ha dichiarato: “Questa nuova legge dell’UE sul geoblocking rappresenta un passo importante verso un mercato unico digitale ancora più competitivo e integrato, sia per i consumatori sia per i commercianti. Rappresenta inoltre un’altra pietra miliare nella lotta contro la discriminazione dei consumatori in base alla nazionalità o al luogo di residenza, cosa che non dovrebbe mai accadere nella nostra Europa unita. Abbiamo dimostrato che l’Unione europea può produrre risultati concreti per i cittadini di tutta Europa, apportando cambiamenti positivi alla loro vita quotidiana.”
Le nuove norme sono state approvate con 557 voti favorevoli, 89 contrari e 33 astensioni.
L’accordo sul regolamento del geoblocking deve ancora essere formalmente approvato dal Consiglio. Le nuove norme saranno applicabili nove mesi dopo la loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’UE, ovvero entro la fine dell’anno in corso (2018).
Secondo i risultati di un’indagine sul “mystery shopping” condotta dalla Commissione, Il 63% dei siti web non consente agli acquirenti di acquistare da un altro Paese UE. Per quanto riguarda i beni materiali, il geoblocking è più elevato nel settore degli elettrodomestici con l’86%, mentre per quanto riguarda i servizi le prenotazioni online di eventi nel tempo libero, come ad esempio i biglietti di eventi sportivi, si assestano al 40%.
C’è una domanda crescente di acquisti transfrontalieri online da parte dei consumatori UE. Negli ultimi dieci anni, la quota degli europei che acquistano online è quasi raddoppiata.
Presentato nell’ambito del mercato unico digitale, il regolamento per porre fine al geoblocking ingiustificato è stato incluso nel pacchetto sul commercio elettronico, insieme alla legislazione sui servizi transfrontalieri per il recapito dei pacchi, che sarà votata in Plenaria nel marzo 2018, e a una legge per rafforzare la tutela dei consumatori, già approvata dal Parlamento nel novembre 2017.

* Servizio stampa del Parlamento europeo.