Ue. Artificial Intelligence Act: via libera del Parlamento Ue al primo regolamento per l’intelligenza artificiale

di Maria Rita Cupersito

Parere favorevole del Parlamento Ue sull’Artificial Intelligence Act, provvedimento che per la prima volta fissa le nuove norme europee in tema di intelligenza artificiale. Approvato dalle commissioni Giustizia e Mercato Interno dell’Eurocamera con 84 voti a favore, 7 contrari e 12 astenuti, il testo annovera tra le misure previste il totale divieto di utilizzo di tecnologie AI per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici.
Scopo del provvedimento è quello di assicurare uno sviluppo umano-centrico ed etico dell’AI in Europa, definendo nuove regole in tema di trasparenza e gestione del rischio.
Attraverso gli emendamenti alla proposta della Commissione, i deputati intendono garantire che i sistemi di intelligenza artificiale siano supervisionati da esseri umani, che siano trasparenti, tracciabili, sicuri, non discriminatori e che rispettino l’ambiente. Ulteriore obiettivo del regolamento consiste nel delineare una definizione uniforme per l’AI che sia neutrale sul piano tecnologico, così da poter essere applicata ai sistemi AI attuali e futuri.
Approvato il totale divieto delle tecnologie per il riconoscimento facciale, chiesto da Socialisti, Verdi e Liberali, con 58 voti a favore, 36 contrari e 10 astenuti e sottoposto a un voto separato per via dell’opposizione dei Popolari. Risulta vietata, in particolare, la raccolta indiscriminata di dati biometrici dai vari social media o di filmati da sistemi tv a circuito chiuso al fine di creare banche dati di riconoscimento facciale, in violazione del diritto alla privacy e dei diritti umani.
Le norme incluse nel provvedimento si fondano sul criterio del rischio e fissano obblighi per utenti e fornitori che si differenziano in base al livello di pericolo che può essere generato dall’AI. Nei casi in cui il livello di rischio risulti inaccettabile per la sicurezza delle persone, i relativi sistemi di intelligenza artificiale sarebbero categoricamente vietati, inclusi quelli che utilizzano tecniche manipolative che facciano leva sulle debolezze degli individui o che siano finalizzati al punteggio sociale (es. profilazione delle persone sulla base di caratteristiche personali, situazione economica, comportamento sociale).
Gli eurodeputati hanno inoltre apportato delle sostanziali modifiche all’elenco di divieti sugli usi invasivi e discriminatori dei sistemi di intelligenza artificiale, tra cui: sistemi di identificazione biometrica remota in tempo reale in luoghi aperti al pubblico; sistemi di identificazione biometrica remota in differita, ad eccezione delle forze dell’ordine per il perseguimento di gravi reati e solo previa autorizzazione giudiziaria; sistemi di categorizzazione biometrici che facciano ricorso a dati sensibili (cittadinanza, religione, etnia, genere, orientamento politico); sistemi di polizia predittiva basati su pregresse condotte criminali, profilazione etc.; sistemi di riconoscimento di emozioni nelle forze dell’ordine, nella gestione delle frontiere, sul posto di lavoro e nelle istituzioni educative. 
È stata poi estesa la classificazione delle aree ad elevato rischio per includere i danni alla sicurezza, alla salute, ai diritti fondamentali o all’ambiente delle persone. Sono stati inseriti nell’elenco ad alto rischio anche i sistemi di AI che possano influenzare gli elettori nelle campagne politiche e nei sistemi di raccomandazione impiegati dalle piattaforme di social media, con più di 45 milioni di utenti ai sensi del Digital services act. Inseriti infine gli obblighi per i fornitori di modelli di fondazione, un nuovo sviluppo nel campo delle AI, al fine di assicurare un’efficace tutela dei diritti fondamentali, della salute e della sicurezza dell’ambiente, della democrazia e dello stato di diritto, così da bilanciare e circoscrivere i possibili i rischi.
Prima di avviare le trattative con il Consiglio sulla forma finale del provvedimento, l’intero Parlamento dovrà approvare l’AiAct durante la sessione in programma per il prossimo giugno.