Ue. Brexit: von Der Leyen e Michel firmano il documento, ora manca il voto del parlamento

di Elisabetta Corsi

Il presidente della Commissione europea e del Consiglio, rispettivamente Ursula von Der Leyen e Charles Michel, hanno firmato l’accordo di recesso del Regno Unito dall’Ue, previsto per il 31 gennaio, che sarà poi approvato formalmente dal consiglio Ue a maggioranza qualificata il 30 gennaio. Intanto la commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo, presieduta dall’italiano Antonio Tajani, ha approvato ieri sempre a Bruxelles con 23 voti a favore, 3 contrari e nessuna astensione la sua raccomandazione alla plenaria di adottare il testo dell’accordo di recesso. Il documento di quasi 600 pagine comprende gli accordi sui diritti dei cittadini, gli obblighi finanziari del Regno Unito nei confronti del blocco per un valore di 33 miliardi di sterline e il protocollo per l’Irlanda del Nord, che stabilisce il mantenimento di un confine aperto sull’isola d’Irlanda.
Un altro passo compiuto verso la Brexit quindi, dopo l’approvazione di ieri da parte della Regina Elisabetta II e in attesa mercoledì del voto del Parlamento europeo. Il Regno Unito lascial’Unione Europea dopo ben 36 anni passati come membro del “club”.
Dopo che il documento è stato firmato a Bruxelles, si trova ora nel suo iter a Downing Street per la firma del primo ministro Boris Johnson, prevista per venerdì. L’accordo tornerà poi a Bruxelles, e una copia del documento rimarrà a Londra.
Secondo la BBC, Ursula Von Der Leyen e le altre personalità di spicco dell’Ue sono scettici sul piano del governo britannico di negoziare un accordo globale sulle relazioni future entro la fine del 2020 in quanto i tempi sono piuttosto ristretti. Al contrario, il primo ministro Boris Johnson si dimostra molto ottimista, insistendo sul fatto che il Regno Unito può ora andare avanti dopo anni di lotte per la Brexit.
Charles Michel, l’ex primo ministro belga e ora ai vertici dell’Ue, ha dichiarato in un tweet che “le cose cambieranno inevitabilmente, ma la nostra amicizia rimarrà”. Per Boris Johnson “a volte sembrava che non avremmo mai tagliato il traguardo di Brexit, ma ce l’abbiamo fatta. Ora possiamo lasciarci alle spalle il rancore e la divisione degli ultimi tre anni e concentrarci sulla realizzazione di un futuro brillante ed entusiasmante con ospedali e scuole migliori, strade più sicure e opportunità diffuse in ogni angolo del nostro Paese”.