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Dopo essere stato ascoltato dal Congresso Usa, il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg incontrerà nei prossimi giorni i presidenti dei gruppi politici dell’Europarlamento, il presidente Antonio Tajani e il relatore della commissione per le Libertà civili, giustizia e affari interni.
Zuckerberg ha così accolto la richiesta di Bruxelles di riferire in aula a seguito del maxi-scandalo che vede Facebook, di cui è fondatore, aver ceduto milioni di profili alla società di consulenza Cambridge Analytica, anche quando negli Usa a supervisionare la raccolta dei dati degli elettori per la stessa azienda era lo stratega della campagna elettorale di Donald Trump, quello Steve Bannon oggi inciampato nel Russiagate. Cambridge Analytica aveva poi usato i dati per compiere campagne elettorali mirate nei confronti degli utenti.
Già da subito Zuckerberg si era scusato per l’accaduto dicendo che “Abbiamo la responsabilità di proteggere i tuoi dati, e se non ci riusciamo, non meritiamo di servirti. Ho lavorato per capire esattamente cos’è successo e come fare in modo che non succeda di nuovo. Ma abbiamo anche commesso degli errori, c’è altro da fare e dobbiamo farlo”.
Nella nota dell’ufficio di presidenza dell’Europarlamento si legge che “La Conferenza dei presidenti ha concordato che Mark Zuckerberg debba venire a chiarire le questioni legate all’uso dei dati personali in un incontro con i rappresentanti del Parlamento europeo.
Il fondatore e ceo di Facebook ha accettato il nostro invito e sarà a Bruxelles quanto prima, possibilmente già la settimana prossima per incontrare i Presidenti dei gruppi politici del Parlamento e il Presidente e il Relatore della Commissione per le Libertà civili, giustizia e affari interni (LIBE).
I nostri cittadini meritano una completa e dettagliata spiegazione. Apprezzo che Mark Zuckerberg abbia deciso di presentarsi di persona davanti ai rappresentanti di 500 milioni di europei. È un passo nella giusta direzione per ristabilire la fiducia.
Inoltre, la Conferenza dei Presidenti ha deciso di organizzare, nelle prossime settimane, un’audizione con le parti interessate. Questa audizione offrirà ai membri della Commissione per le Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni, e delle altre Commissioni competenti, l’opportunità di effettuare un’analisi approfondita degli aspetti relativi alla protezione dei dati personali. L’accento sarà messo, in particolare, sul potenziale impatto su alcuni processi elettorali in Europa.
La priorità del Parlamento è garantire il corretto funzionamento del mercato digitale, con un’elevata protezione dei dati personali, regole efficaci sui diritti d’autore e la tutela dei diritti dei consumatori. I giganti del web devono essere responsabili per i contenuti che pubblicano, incluse le notizie palesemente false e i contenuti illeciti. La libertà deve sempre essere accompagnata dalla responsabilità”.