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Non è andata giù al premier britannico, David Cameron, la nomina del lussemburghese e leader del Ppe a capo della Commissione europea: già ieri sera, dopo essere rimasto nella sua posizione solo con l’ungherese Viktor Orban, aveva urlato i suoi strali con un ammonente “ve ne pentirete!”.
Quello di Cameron è da più parti visto come un fallimento, in quanto, come ha scritto il “Der Spiegel” tedesco, “Mai prima d’ora un grande Stato membro come il Regno Unito è stato messo in minoranza su una questione così centrale”.
Il londinese “Daily Telegraph”, che titola “A un passo dall’uscita dall’Europa”, indica che il premier britannico ha perso la “guerra” a Bruxelles poiché non è riuscito a convincere i colleghi a puntare su un altro nome, cosa che “incoraggia gli euroscettici dell’Ukip che vogliono uscire dall’Ue”, concetto ripreso dal “Guardian”, dove si legge che “Un isolato e triste David Cameron porta la Gran Bretagna più vicina all’uscita dall’Unione europea”.
Anche la “Frankfurter Allgemeine Zeitung” ipotizza la realizzazione del referendum che potrebbe tenersi nel Regno Unito nel 2017 sull’abbandono dell’Ue.
