Ue. Decima lenzuola di sanzioni alla Russia

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Decima lenzuolata di sanzioni europee per la Russia ad un anno dall’invasione dell’Ucraina: il Consiglio europeo ha stabilito misure contro entità e persone russe, per quanto ad oggi lo strumento delle sanzioni non abbia sorbito alcun risultato sul Cremlino, semmai l’effetto collaterale di spingere la leadership di Mosca a guardare a sud e a oriente per i propri mercati, anche energetici, e per le proprie relazioni.
Le misure colpiscono l’esportazione in Russia di prodotti industriali come macchinari, ad esempio le gru, pezzi di ricambio per mezzi e beni per il settore edile, ovvero cose che possono essere utilizzate anche per il settore militare, compresi l’asfalto e la gomma sintetica.
Colpite dalle sanzioni altre tre banche nonché 120 tra persone e entità di grado governativo e militare, organizzazioni ritenute artefici della disinformazione e funzionari che hanno portato minori dall’ucraina in Russia; il capitolo “disinformazione” vede come obiettivo altri media, in particolare quelli in lingua araba, considerati espressione diretta del Cremlino, RT Arabic e Sputnik Arabic.
Il pacchetto di sanzioni interessa anche sette entità iraniane che hanno fornito droni alla Russia impiegati nella guerra in Ucraina.