Ue. Diritti dei bambini: contro sfruttamento, matrimoni forzati e abusi sessuali

di Federico De Girolamo * –

Il Parlamento europeo chiede più strumenti per combattere il traffico di bambini e i matrimoni forzati e sottolinea il loro contributo fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico. In seguito al 30mo anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 20 novembre, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione che valuta le numerose sfide che bambini e giovani devono affrontare attualmente. La risoluzione non legislativa è stata approvata martedì con 495 voti favorevoli, 58 contrari e 87 astensioni.

Bambini vulnerabili e minori migranti.
I deputati condannano tutte le forme di violenza contro i bambini, come ad esempio i matrimoni forzati, le mutilazioni genitali femminili, la tratta e la violenza psicologica, ed esortano tutti i paesi dell’UE elaborare una strategia nazionale per eliminare la violenza sessuale e gli abusi sui minori, sia online che offline. Chiedono inoltre agli Stati membri di elaborare una normativa che vieti e sanzioni le punizioni corporali nei confronti dei minori o, laddove già esiste, ne garantisca l’effettiva applicazione.
Nel testo si chiede inoltre la piena attuazione del regime europeo comune in materia di asilo per migliorare le condizioni dei bambini non accompagnati. Il principio guida nell’affrontare tale questione deve essere la protezione del bambino e non le politiche di immigrazione.

Bambini nei conflitti armati, apolidia, istruzione inclusiva.
Poiché alcuni bambini continuano ad essere senza stato alla nascita, si invitano gli Stati membri affinché trovino una soluzione per i bambini apolidi all’interno e al di fuori dell’UE. Inoltre, i minori con disabilità, i minori migranti, i figli di genitori LGBTI, quelli con genitori detenuti e i figli dei cosiddetti ‘foreign fighter’ sono esposti in modo sproporzionato a discriminazioni e necessitano pertanto di un approccio personalizzato per affrontare le loro necessità specifiche.
Per quanto riguarda i figli di foreign fighter detenuti nel nord est della Siria, si esortano i Paesi UE a rimpatriare tutti i minori europei, tenendo conto della loro situazione familiare specifica.
Si invitano infine i Paesi dell’Unione a garantire il diritto a un’istruzione inclusiva e ad assicurare l’accesso a informazioni esaustive e adeguate all’età su sesso e sessualità.

Promotori del cambiamento.
In una nota positiva della risoluzione, si sottolinea il ruolo chiave che i bambini possono svolgere nell’influenzare l’agenda politica europea, come dimostrano le recenti azioni di mobilitazione contro il cambiamento climatico guidate da bambini e giovani. Infine, si invitano i Paesi che non hanno ancora ratificato la convenzione sui diritti dell’infanzia e i suoi protocolli aggiuntivi a farlo con urgenza.

Questa Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo è diventata il trattato sui diritti umani più ampiamente ratificato della storia. Il 20 novembre, in occasione del suo 30° anniversario, il Parlamento europeo ha organizzato una conferenza ad alto livello cui hanno partecipato, tra gli altri, Sua Maestà la Regina del Belgio.

Addetto stampa Parlamento europeo.