Ue. Europarlamento: protezione dei lavoratori, nuove norme su esposizione a sostanze cancerogene

di Maurizio Molinari * –

I deputati mercoledì hanno approvato valori limite di esposizione per cinque sostanze chimiche dannose per la salute dei lavoratori.
La proposta, già concordata informalmente con i ministri dell’UE, è stata approvata in via definitiva dal Parlamento a larga maggioranza, con 586 voti favorevoli, 10 contrari e 26 astensioni.
La legislazione aggiunge cadmio, berillio, acido arsenico, formaldeide e 4,4′-metilene-bis (2-cloroanilina) (MOCA) all’elenco UE delle sostanze nocive. Queste sostanze chimiche sono utilizzate in un’ampia gamma di settori, come: fabbricazione di batterie al nichel-cadmio, fusione di zinco e rame, laboratori, elettronica, funerali e imbalsamazione, edilizia, sanità (reparti di patologia e sale di autopsia), plastica e settori del riciclaggio.
Le nuove norme miglioreranno le condizioni di lavoro di oltre un milione di lavoratori dell’UE e dovrebbero prevenire oltre 22 000 casi di malattie professionali.
Il testo approvato fissa i seguenti periodi di transizione:

– 8 anni per il cadmio,
– 7 anni per il berillio e
– 4 anni per l’acido arsenico.

Per la formaldeide viene fissato un periodo di transizione di 5 anni unicamente per il settore sanitario e quello funerario, considerate le situazioni specifiche di tali settori
La Commissione europea valuterà entro tre anni se la direttiva debba essere modificata per includere ulteriori disposizioni sul cadmio. Inoltre, su richiesta del Parlamento, la Commissione valuterà, entro la fine del secondo trimestre del 2020, la possibilità di modificare la direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (CMD) per includere le droghe pericolose, comprese le droghe citotossiche, o di proporre uno strumento più appropriato per garantire la sicurezza sul lavoro dei lavoratori.
La relatrice, Laura Agea (EFDD, IT), ha dichiarato: “Il voto di oggi ha dimostrato, ancora una volta, quanto seriamente questo Parlamento prenda sul serio la protezione dei lavoratori. Con questa terza revisione della direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni abbiamo migliorato le condizioni di lavoro a lungo termine di oltre un milione di lavoratori nell’UE e abbiamo chiesto per la prima volta controlli più rigorosi sulle droghe pericolose. Continuiamo su questa strada per avere una revisione permanente e aggiornata delle norme UE per proteggere i lavoratori dalle sostanze chimiche cancerogene.”
La terza revisione della direttiva CMD mira a ridurre ulteriormente il rischio di ammalarsi di cancro per i lavoratori europei, che resta la principale causa di decessi sul lavoro nell’UE.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.