di Giuseppe Gagliano –
I paesi produttori di cacao hanno chiesto all’Unione Europea un rinvio di almeno due anni per conformarsi alla nuova regolamentazione che mira a garantire che le fave di cacao importate in Europa non provengano da terreni deforestati. Nonostante le pressioni crescenti da parte dei paesi africani, la Commissione europea ha ribadito la sua intenzione di mantenere i tempi di attuazione del regolamento. In una dichiarazione congiunta firmata presso la sede dell’Organizzazione Internazionale del Cacao in Costa d’Avorio, i paesi produttori hanno affermato che i tempi stabiliti dall’UE sono irrealistici alla luce delle richieste imposte, che vanno dalla geolocalizzazione delle piantagioni alla creazione di un sistema completo di tracciabilità.
Il regolamento UE sulla deforestazione, che entrerà in vigore il 30 dicembre 2024, richiede che le aziende che desiderano vendere prodotti come il cacao dimostrino che tali prodotti non provengano da terreni disboscati o degradati dal 2021. A meno di tre mesi dalla scadenza, l’ICCO ha segnalato che un sistema di tracciabilità non è ancora operativo e che la Commissione europea non ha ancora fornito tutta la documentazione necessaria né attivato una piattaforma per la gestione dei dati legata all’attuazione delle nuove norme.Ed