Ue. Il Parlamento europeo approva nuove misure per aumentare la condivisione dati intra-UE

di Maurizio Molinari * –

L’Atto sulla governance dei dati (Data Governance Act – DGA), concordato con il Consiglio nel novembre 2021, mira ad accrescere la fiducia dei cittadini nell’intensificazione della condivisione dei dati, creare nuove norme UE sulla neutralità dei mercati dei dati, favorire il riutilizzo di alcuni dati detenuti dal settore pubblico e creare spazi europei dei dati in settori strategici.
Durante i negoziati con i ministri UE, il Parlamento ha ottenuto che non ci fossero scappatoie per permettere agli operatori dei Paesi non-UE di abusare del sistema, rafforzando le disposizioni sulla fiducia e sull’accesso equo, oltre a requisiti precisi per stabilire quali servizi rientreranno nel campo di applicazione delle nuove regole.
Il testo è stato approvato con 501 voti favorevoli, 12 contrari e 40 astensioni.

Utilizzare i dati per sostenere la ricerca, l’assistenza sanitaria, la lotta al cambiamento climatico
Gli eurodeputati hanno sostenuto l’idea di sfruttare il potenziale dei dati messi a disposizione su base volontaria dagli interessati per finalità di interesse generale, come la ricerca scientifica, l’assistenza sanitaria, la lotta ai cambiamenti climatici o il miglioramento della mobilità.
In aggiunta, le organizzazioni di intermediazione e quelle per l’altruismo dei dati riconosciute nell’Unione avranno una maggiore visibilità e useranno un logo comune riconoscibile in tutta l’Unione che certifichi la loro conformità al DGA.
Gli enti pubblici non potranno inoltre creare diritti esclusivi di riutilizzo di alcuni dati. Il periodo di esclusiva sarà limitato a 12 mesi per i nuovi contratti, e a due anni e mezzo per quelli esistenti, così da rendere un maggior numero di dati accessibili a start-up e piccole e medie imprese.

La relatrice Angelika Niebler (PPE, DE) ha dichiarato: “Il nostro obiettivo con il DGA è quello di porre le basi per un’economia dei dati di cui le persone e le imprese possano avere fiducia. La condivisione dei dati può svilupparsi solo se fiducia ed equità sono garantite, stimolando nuovi modelli di business e l’innovazione sociale. L’esperienza ha dimostrato che la fiducia – che si tratti di fiducia nella privacy o nella riservatezza dei dati aziendali di valore – è un tema fondamentale. Il Parlamento ha insistito su un campo di applicazione chiaro, assicurandosi che il principio della fiducia sia iscritto nel futuro dell’economia dei dati in Europa.”
Ha poi aggiunto: “Siamo all’inizio dell’era dell’IA e l’Europa avrà bisogno di sempre più dati. Questa legislazione dovrebbe rendere facile e sicuro attingere ai numerosi bacini di dati sparsi in tutta l’UE. La rivoluzione dei dati non aspetterà l’Europa. Dobbiamo agire ora se le aziende digitali europee intendono avere un posto tra i migliori innovatori digitali del mondo”.

Il testo dovrà ora essere adottato formalmente dal Consiglio UE ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Secondo le stime della Commissione europea, la quantità di dati generati dagli enti pubblici, dalle imprese e dai cittadini dovrebbe quintuplicarsi nel periodo 2018-2025. Le nuove norme consentiranno di utilizzare tali dati e gettare le basi per la creazione di spazi europei per i dati settoriali a beneficio di società, imprese e cittadini.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.

(Foto: Depositphotos).