Ue. Il Parlamento europeo celebra la Giornata internazionale delle donne

La prima ministra neozelandese Ardern, la vicepresidente americana Harris, il presidente Sassoli e la Presidente von der Leyen omaggiano le donne in prima linea contro il COVID-19.

di Mauruzio Molinari *

Prima dell’apertura dei lavori della plenaria, il Parlamento europeo ha celebrato la Giornata Internazionale delle donne, ricordando l’importanza dell’emancipazione e della leadership femminile durante la pandemia COVID-19.
Nel suo discorso di apertura il opresidente del Parlamento David Sassoli ha dichiarato che “La pandemia rischia di cancellare decenni di conquiste delle battaglie delle donne europee sul diritto al lavoro, alla condivisone del lavoro di cura, alla autonomia nelle relazioni, al rispetto e al diritto delle proprie scelte nelle relazioni affettive”.
Per quanto riguarda il divario salariale di genere, ha aggiunto che “le donne in Europa guadagnano in media il 14,1% in meno degli uomini. Questo non è più accettabile. La proposta della Commissione di misure vincolanti per la trasparenza salariale sarà al centro del nostro lavoro”.
Il presidente Sassoli ha infine invitato tutti i Paesi Ur a ratificare la Convenzione di Istanbul, e l’Ur a rendere la violenza contro le donne un reato a livello comunitario.
In un videomessaggio preregistrato, la prima ministra della Nuova Zelanda, Jacinda Ardern, ha sottolineato come il COVID-19 abbia aumentato le disuguaglianze strutturali tra donne e uomini e ha affermato che “solo includendo pienamente – e in modo significativo – le donne in tutti i livelli di leadership possiamo garantire che le nostre risposte alla pandemia soddisfino i bisogni di tutti”. “Siamo consapevoli che ci aspetta ancora un anno difficile. Noi, come leader, saremo messi alla prova, ma nella ripresa dal COVID-19 dobbiamo resistere alle false promesse delle prove di protezionismo e nazionalismo. Dobbiamo anche sostenere di più le imprese guidate dalle donne, come parte della strategia di ripresa dal COVID-19, in modo che possano accedere più facilmente ai vantaggi del commercio”, ha aggiunto.
Nel suo videomessaggio preregistrato, la vicepresidente degli Stati Uniti, Kamala Harris, ha descritto le molte sfide che le donne devono affrontare durante la crisi: “Dobbiamo garantire la sicurezza delle donne a casa e in ogni comunità. Dobbiamo trattarle con dignità sul posto di lavoro e mettere in piedi le condizioni necessarie affinché possano prendersi cura delle loro famiglie ed eccellere sul lavoro. Infine, dobbiamo dare alle donne un ruolo paritario nei processi decisionali, poiché essenziale per democrazie libere e giuste. Questo non è solo un atto di buona volontà: è una dimostrazione di forza. Se costruiamo un mondo che funziona per le donne, le nostre nazioni saranno più sicure, più forti e più prospere”.
Kamala Harris ha poi commentato il futuro delle relazioni Ue-Stati Uniti: “Il presidente Biden e io non vediamo l’ora di lavorare con i membri di questo Parlamento per rafforzare l’alleanza transatlantica”. E, in considerazione delle molteplici crisi che il mondo sta vivendo, ha aggiunto che “è essenziale lavorare insieme per portare avanti quei principi che rafforzano le democrazie: responsabilità e trasparenza, Stato di diritto e diritti umani. Non trascuriamo le opportunità che abbiamo”.
La celebrazione si è conclusa con un discorso in aula della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha dichiarato che “Troppe donne in Europa non hanno l’opportunità fondamentale di lavorare e guadagnarsi da vivere. Oggi, il tasso di occupazione delle donne è del 67% mentre quello degli uomini è del 78%. Ciò è semplicemente inaccettabile. La settimana scorsa abbiamo fissato un nuovo obiettivo per l’Europa: dobbiamo dimezzare il divario occupazionale di genere e il 78% di tutti deve avere un lavoro entro la fine di questo decennio. Non sarà facile, ma faremo tutto ciò che è in nostro potere per questo obiettivo”.
“La Commissione ha richiesto a tutti gli Stati membri di mettere le donne al centro dei loro piani di ripresa dalla pandemia. Sarà una vera ripresa solo se questi piani saranno per tutti”, ha concluso.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.