Ue. La Corte di giustizia obbliga l’Italia a recuperare l’Ici della Chiesa

Notizie Geopolitiche

Lo Stato italiano dovrà recuperare l’Ici non versata dal 2006 al 2011 dalla Chiesa per alberghi, scuole e cliniche, per una somma che secondo l’Anci si aggira sui 4 – 5 miliardi di euro. E’ quanto ha stabilito la Corte di Giustizia europea, annullando così la decisione della Commissione del 2012 e la sentenza del Tribunale Ue del 2016 le quali avevano ravvisato l’impossibilità di recuperare l’imposta per motivi tecnico-organizzativi. Per i giudici di Lussemburgo invece tali problemi vanno risolti nel contesto amministrativo italiano trattandosi di “mere difficoltà organizzative interne dell’Italia”.
Nel 2012 poi la tassa divenne Imu e l’allora premier Mario Monti non aveva fatto nessuno sconto se non per gli edifici utilizzati realmente per scopi sociali e senza scopi di lucro, come oratori e centri di istruzione per profughi.
A portare il caso alla Corte di Giustizia europea era stata una scuola elementare di Roma non esentata dall’Ici, la quale aveva così negli istituti scolastici della Chiesa una concorrenza sleale intesa come veri e propri aiuti di Stato.