Ue. La leader dell’opposizione bielorussa Tsikhanouskaya invita ad affrontare l’autocrazia in modo più proattivo

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Intervenendo all’Europarlamento, la leader delle forze democratiche bielorusse Sviatlana Tsikhanouskaya, in autoesilio per scampare all’arresto dopo aver con tutta probabilità vinto le elezioni contro il presidente Alexander Lukashenko, ha esortato l’Unione Europea a dare voce al popolo bielorusso sottolineando che il movimento democratico non può permettersi di aspettare ancora a lungo l’Europa, che le espressioni europee di solidarietà e preoccupazione devono ora essere trasformate in azioni concrete e che l’Europa deve diventare più proattiva di fronte all’autocrazia.
Tsikhanouskaya ha iniziato il suo discorso ripercorrendo la spaventosa repressione del regime bielorusso contro i manifestanti e le voci dissenzienti a seguito delle elezioni presidenziali ritenute fraudolente dell’agosto dello scorso anno e ha menzionato tutti coloro che sono stati imprigionati, presi di mira e persino uccisi dalle forze di sicurezza bielorusse, come l’attivista per i diritti umani Ales Bialiatski, il blogger Raman Pratasevich, l’attivista politica Maria Kalesnikava, l’insegnante d’arte Raman Bandarenka, i giornalisti Daria Tchultsova e Katsiaryna Andreeva, l’atleta olimpica Krystsina Tsimanouskaya e molti altri, oltre ad affrontare l’ultima crisi dei migranti ai confini Ue-Bielorussia.
Il presidente del Parlamento europeo David Sassoli ha affermato che “Sviatlana è un simbolo della lotta per la democrazia e la libertà ed una voce per molti prigionieri politici attualmente in carcere in Bielorussia. A più di un anno dalle elezioni di cui l’Unione Europea non ha riconosciuto il risultato, la Bielorussia continua a violare i diritti dei suoi cittadini, a silenziare la società civile, ad usare la repressione come arma quotidiana. Il regime non ha esitato ad utilizzare uomini, donne e bambini bisognosi di protezione mettendo le loro vite in pericolo senza alcun rispetto per i diritti umani fondamentali al solo fine di destabilizzare l’Unione Europea”.