Ue. L’Europarlamento: Bilancio a lungo termine, ‘ritardo un danno per cittadini e imprese’

di Maurizio Molinari *

In una risoluzione adottata oggi, i deputati affermano che c’è un “rischio evidente” che gli investimenti Ue per il 2021-2027 possano essere interrotti senza un accordo col Consiglio. Nel testo, adottato con 426 voti favorevoli, 163 contrari e 67 astensioni, i deputati hanno chiesto alla Commissione di presentare un piano di emergenza, in quanto esiste un “rischio evidente” che i complessi negoziati con il Consiglio sul prossimo Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) possano non concludersi entro la fine del 2020; i ritardi potrebbero quindi comportare un’interruzione dei finanziamenti per i programmi UE nel 2021.
Hanno inoltre chiesto di confermare i principi della posizione adottata dal Parlamento nel novembre 2018 sul prossimo QFP; di adeguare tale posizione del Parlamento per rafforzare la protezione del clima, sottolineando “l’urgente necessità di un ulteriore salto di qualità riguardo agli sforzi politici e finanziari“ per raggiungere gli obiettivi climatici degli accordi di Parigi; di chiarire l’impatto finanziario delle promesse politiche fatte a luglio dal Presidente eletto della Commissione Ursula von der Leyen.

Il Consiglio non ha ancora preso una decisione politica al riguardo.
La Commissione ha presentato le proposte legislative per il prossimo QFP nella primavera del 2018. Il Parlamento ha adottato la sua posizione nel novembre 2018 ed è quindi pronto a negoziare con i governi UE da quasi un anno.
Il QFP è il bilancio a lungo termine dell’Ue e di solito copre un periodo di sette anni. L’attuale QFP, relativo al periodo 2014-2020, è stato adottato il 2 dicembre 2013.
Circa il 93% del bilancio dell’UE finanzia le attività reali all’interno e all’esterno dei Paesi UE, destinando le proprie risorse a cittadini, regioni, città, agricoltori, ricercatori, studenti, ONG e imprese.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.