Ue. Lotta alle frodi: voto finale su nuove sanzioni

di Maurizio Molinari * –

Il Parlamento ha approvato in via definitiva nuove disposizioni in materia penale per combattere le frodi contro il bilancio Ue, ad esempio all’interno di procedure d’appalto UE o relative all’IVA transfrontaliera.
I deputati hanno dato il via libera ad una direttiva che prevede delle definizioni comuni per i crimini che ledono il bilancio Ue, già concordata con i ministri UE.
Le norme coprono i seguenti reati:

– corruzione attiva e passiva;
– appropriazione indebita di fondi;
– frode relativa all’ IVA quando sono coinvolti almeno due Stati membri e il danno è pari ad almeno 10 milioni di euro.

Il testo introduce:

– un termine minimo di prescrizione di 5 anni, nel corso dei quali devono svolgersi le indagini e il processo;
– una pena massima di almeno 4 anni di prigione quando il danno è pari ad almeno 100 mila euro.

La definizione a livello europeo di reati contro il bilancio dell’UE costituisce il mandato per la nuova Procura europea (EPPO). L’EPPO, che dovrebbe essere operativa tra il 2020 e il 2021, sarà in grado di perseguire gli individui e le organizzazioni che commettono crimini contro il bilancio dell’UE.
Le disposizioni della presente direttiva saranno applicate anche dalle agenzie nazionali di lotta alle frodi.
Visto che l’Aula non ha presentato nessun emendamento, l’accordo con il Consiglio Ue è considerato adottato.
La relatrice per la commissione sul controllo dei bilanci Ingeborg Gräßle(PPE, DE) ha detto: “L’adozione della direttiva sulla lotta contro la frode agli interessi finanziari dell’UE mediante il diritto penale costituisce una svolta storica per l’UE ei suoi contribuenti. Abbiamo creato un organismo per l’applicazione della legislazione comunitaria, che potrebbe perseguire casi penali europei negli Stati membri. Dopo 20 anni di pressione del Parlamento, abbiamo fatto questo importante passo avanti per inserire misure di applicazione nella legislazione UE”.
Il relatore per la commissione sulle libertà civili Juan Fernando Lopez Aguilar (S&D, ES) ha dichiarato: “Le differenze attualmente esistenti tra le leggi degli Stati membri per affrontare e perseguire frodi contro gli interessi finanziari dell’UE incoraggiano i potenziali criminali a cercare e approfittare dei sistemi giudiziari più clementi. Ora abbiamo un forte strumento a portata di mano per combattere le frodi al bilancio dell’UE e per restituire i fondi defraudati all’economia legale”.

Prossime tappe.
Gli Stati membri avranno due anni di tempo per applicare le misure previste dalla direttiva. La Danimarca e il Regno Unito non partecipano alla direttiva.

Contesto.
Secondo una relazione della Commissione, nel 2015, 637,6 milioni di euro di fondi del bilancio UE spesi negli Stati membri sono stati interessati da frodi. I documenti e le dichiarazioni false o falsificate costituiscono i tipi più comuni di frode. Sul versante delle entrate, lefrodi intracomunitarie relative all’IVA costano ai contribuenti UE circa 50 miliardi di euro l’anno.

* Ufficio Stampa Parlamento europeo.