Ue. Mogherini – Hahn, ‘Forti preoccupazioni per le modifiche alla Costituzione”

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A polemiche aperte sugli stop ai comizi degli esponenti del governo turco in vari paesi dell’Unione Europea, il ministro degli Affari europei turco, Omar Celik, ha affermato oggi che “La Turchia dovrebbe riesaminare la clausola sul transito per via terra” dell’accordo sul trattenimento dei migranti, tra l’altro rispettato solo in parte poiché Bruxelles non ha mai annullato la necessità dei visti per i cittadini turchi diretti in Europa come pure non ha riavviato i processi di adesione della Turchia alla Casa comune.
Tra l’altro proprio oggi la Commissione ha espresso “forti preoccupazioni” per le modifiche della Costituzione turca in senso presidenzialista, argomento del referendum che si terrà a breve, poiché – si legge nella nota congiunta della Pesc Federica Mogherini e del commissario all’Allargamento dell’Unione e la politica di Vicinato, Johannes Hahn – porterebbero a una “concentrazione eccessiva di potere in una sola funzione, con gravi conseguenze sulle necessarie garanzie contro gli abusi dei potere esecutivo e sull’indipendenza del sistema giudiziario”. Tra l’altro la Commissione ha osservato che “questo processo di modifica costituzionale avviene durante lo stato di emergenza” dichiarato a seguito del tentato golpe (vero o meno che sia stato) del 15 luglio, a seguito del quale sono state arrestate decine di migliaia di insegnanti, giornalisti, magistrati, militari, funzionari pubblici e militari.
Mogherini e Hahn hanno inoltre affermato che “Gli emendamenti proposti, se approvati al referendum del 16 aprile, e in particolare il modo in cui saranno applicati in pratica, verranno valutati alla luce degli obblighi della Turchia come Paese candidato all’adesione all’Ue e come membro del Consiglio d’Europa”.