Ue. Nuove misure per il riutilizzo dell’acqua per l’irrigazione agricola

di Maurizio Molinari *

Il Parlamento europeo ha approvato martedì una serie di proposte legislative per contrastare la scarsità d’acqua facilitando il riutilizzo delle acque reflue per l’irrigazione agricola.
La nuova legge definisce gli standard minimi di qualità da rispettare per il riutilizzo dell’acqua destinata all’irrigazione agricola. Si stabiliscono inoltre gli obblighi per gli operatori della produzione, della distribuzione e dello stoccaggio, nonché le misure di gestione del rischio.
L’acqua recuperata (ovvero le acque reflue urbane che sono state trattate in un impianto di bonifica) sarà utilizzata per irrigare colture alimentari, colture alimentari trasformate e colture non alimentari. La Commissione dovrà valutare entro cinque anni se l’acqua recuperata può essere utilizzata in altri modi.
Secondo i deputati, gli Stati membri possono nel frattempo consentire che l’acqua recuperata possa essere utilizzata in altri modi, come il riutilizzo dell’acqua industriale e per scopi ricreativi e ambientali, a condizione che la salute umana, gli animali e l’ambiente siano completamente protetti.
“Dobbiamo muoverci verso un’economia circolare, anche nel modo in cui usiamo e riutilizziamo l’acqua”, ha dichiarato la relatrice Simona Bonafè (S&D, IT). “Potremmo potenzialmente riutilizzare 6,6 miliardi di metri cubi di acqua entro il 2025, rispetto agli attuali 1,1 miliardi di metri cubi all’anno. Ciò richiederebbe un investimento inferiore ai 700 milioni di euro e ci permetterebbe di riutilizzare più della metà dell’attuale volume di acqua proveniente dagli impianti di trattamento delle acque reflue dell’UE teoricamente disponibili per l’irrigazione, evitando più del 5% di estrazione diretta dai corpi idrici di rifiuti e dalle acque sotterranee”, ha aggiunto.
Il progetto di legge è stato adottato con 588 voti favorevoli, 23 contrari, e 66 astensioni. I negoziati con i ministri dell’UE inizieranno dopo che il Consiglio avrà stabilito la propria posizione.
Le risorse idriche dell’Unione Europea sono sottoposte a pressioni crescenti, con conseguente scarsità e deterioramento della qualità dell’acqua. In particolare, i cambiamenti climatici, le condizioni metereologiche imprevedibili e la siccità contribuiscono in modo significativo all’esaurimento delle riserve d’acqua necessarie per lo sviluppo urbano e l’agricoltura.
Garantire un ampio riutilizzo delle acque reflue trattate potrebbe limitare l’estrazione dai corpi idrici e dalle acque sotterranee. Secondo la Commissione europea, la frequenza e l’intensità della siccità e il loro impatto ambientale ed economico sono aumentati drasticamente negli ultimi trent’anni. La siccità dell’estate 2017 può illustrare ulteriormente la dimensione della perdita economica: solo il settore agricolo italiano prevedeva perdite per 2 miliardi di euro.
L’estrazione eccessiva di acqua, in particolare per l’irrigazione agricola, ma anche per l’uso industriale e lo sviluppo urbano, è una delle principali minacce per l’ambiente idrico dell’UE.

* Responsabile Media del Parlamento europeo in Italia.