Ue. Ripresa dei negoziati di libero scambio con l’India dopo lo stallo iniziato nel 2013

di Alberto Galvi

L’Unione Europea e l’India hanno deciso di riprendere i negoziati di libero scambio in fase di stallo e di cercare una cooperazione più stretta per combattere il cambiamento climatico. E’ quanto stabilito nel corso di un vertice virtuale, poiché le preoccupazioni per la Cina avvicinano Bruxelles e Nuova Delhi. L’ascesa della Cina da partner commerciale a potenza rivale con una crescente presenza militare ha allarmato l’occidente e i suoi alleati nell’Indo-Pacifico, dove Bruxelles vuole più influenza.
L’incontro ha riunito per la prima volta in otto anni il primo ministro indiano Narendra Modi e tutti i 27 leader dell’Ue in segno di un rinnovato interesse per la regione indo-pacifica. Avviati nel giugno 2007, i colloqui di libero scambio tra l’India e l’Ue si sono bloccati nel maggio 2013 quando le due parti non sono riuscite a colmare divari sostanziali su questioni cruciali, tra cui riduzioni tariffarie, protezione brevettuale, sicurezza dei dati e diritto dei professionisti indiani di lavorare in Europa.
L’Ue e l’India avvieranno colloqui su un accordo separato per la protezione degli investimenti e un accordo sulle indicazioni geografiche, marchi di lusso spesso legati ai luoghi in cui vengono prodotti.
L’India e l’Ue accetteranno di riprendere i negoziati in occasione del vertice virtuale tra il primo ministro Modi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. Inoltre è probabile che le due parti annuncino una partnership per la connettività che mira a rafforzare la cooperazione in settori come quello ferroviario, marittimo e aereo, nonché nel dominio digitale.
L’Ue e l’India hanno inoltre deciso di costruire progetti infrastrutturali comuni in tutto il mondo, in particolare nel continente africano.
In alternativa alla vasta strategia infrastrutturale della Cina, l’incontro segue l’accordo del 2019 tra l’Ue e il Giappone. La Nuova Via della Seta (Belt and Road Initiative) ha sollevato sospetti e perplessità sia in occidente sia a Tokyo.
L’Ue e l’India terranno riunioni per collaborare in materia di energie rinnovabili, tecnologia di stoccaggio dell’energia e modernizzazione delle reti elettriche. L’Unione Europea è il principale partner commerciale dell’India e una delle maggiori fonti IDE (Investimenti Diretti Esteri) del paese.
Il primo ministro Modi ha anche chiesto il sostegno dell’Ue alla proposta congiunta dell’India con il Sudafrica per una deroga TRIPS (Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights) sui brevetti relativi alla produzione di vaccini. L’incontro è stato in parte oscurato dalla crisi del Covid-19 in India.