Ue. Tajani, ‘Difendere le industrie culturali e creative è essenziale per preservare la nostra identità europea e la nostra competitività’

di Carlo Corazza * –

BRUXELLES. Oggi al Parlamento europeo si è tenuta una conferenza di alto livello sulle industrie culturali e creative, mirata a promuovere una politica industriale europea che abbia in primo piano anche questo settore strategico. Durante il suo intervento, il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, ha dichiarato che “Le industrie culturali e creative sono tra i settori più importanti dell’economia Ue, generano il 9% del PIL e danno lavoro a 12 milioni di persone. Questi settori sono, inoltre, tra i più dinamici e contribuiscono a creare nuove opportunità di lavoro per i nostri giovani.
Grazie anche alla incomparabile ricchezza della storia e della cultura europea, siamo leader in questi settori. Basti pensare che il 70% dell’alta gamma mondiale è prodotta in Europa. Tuttavia, in un mondo sempre più dominato dai giganti del web, la creatività e la cultura europea sono in pericolo. Dobbiamo garantire una giusta remunerazione a designer, scrittori, musicisti, autori, cantanti, giornalisti.
Stiamo lavorando per dotare l’Europa di nuove e moderne regole sul diritto d’autore, che permettano di salvaguardare i creatori di contenuti, garantendo al contempo ai consumatori un ampio accesso alla rete.
Servono anche risorse adeguate per sostenere la competitiva del settore. Per questo il Parlamento ha proposto e ottenuto che le industrie culturali e creative siano prioritarie nel prossimo programma di ricerca e innovazione Orizzonte Europa. Abbiamo anche chiesto maggiori risorse sul programma per il Digitale e sul nuovo Programma Europa Creativa 2021-2027.
Il Parlamento europeo vuole garantire un’equa concorrenza fra i grandi player digitali e gli operatori tradizionali. I grandi gruppi tecnologici devono rispettare le regole comuni e pagare le tasse in maniera equa per dare il loro contribuire alla società. In questo contesto, sono rammaricato del fatto che i Paesi Membri non siano ancora riusciti a raggiungere un accordo sulla istituzione di una tassa europea sui giganti del Web fortemente voluta dal Parlamento europeo.”

* Portavoce del presidente Tajani.