Ue. Tajani: il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare ingerenze straniere nella campagna elettorale

di Carlo Corazza * –

Il Parlamento europeo critica fortemente il tentativo di alcuni Paesi di minare la democrazia europea. Oggi a Strasburgo è stata adottata, a larghissima maggioranza, una Risoluzione che condanna duramente qualunque azione mirata ad interferire con il corretto svolgimento delle prossime elezioni europee attraverso campagne di disinformazione e fake news.
Il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, è intervenuto dichiarando che “La partecipazione dei cittadini al voto è la linfa vitale della democrazia. Per poter esercitare pienamente questo diritto, gli europei devono disporre di notizie complete e accurate. Il nostro ruolo, come politici, è quello di garantire una vera libertà di scelta, contrastando, con ogni mezzo, disinformazione e notizie false che mirano a condizionare l’opinione pubblica.
Durante la mia recente visita negli Stati Uniti, i servizi segreti americani hanno confermato che sono in atto azioni di disturbo da parte di Paesi terzi, con l’obiettivo di influenzare il risultato delle prossime elezioni. A soli 75 giorni dall’appuntamento elettorale, la nostra democrazia è sotto attacco. Il Parlamento europeo è in prima linea per contrastare queste ingerenze straniere e garantire il corretto funzionamento dei processi democratici nella campagna in corso”.
Le principali fonti di disinformazione in Europa provengono da Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Gli Stati Membri sono stati invitati a modificare al più presto la legislazione esistente per poter contrastare più efficacemente le azioni di disinformazione e i crimini informatici in vista del voto.
Per controbattere la propaganda esterna, il Parlamento europeo ha invitato gli Stati Membri a sviluppare un quadro normativo adeguato. Il Parlamento ha anche chiesto di aumentare le risorse della Task Force incaricata di contrastare la propaganda russa.
È stato, inoltre chiesto un maggiore controllo da parte dei social media, dei servizi di messaggistica istantanea e dei motori di ricerca. Le imprese che non faranno la loro parte per arginare rapidamente le fake news, saranno ritenute responsabili. Inoltre, le autorità dovranno poter identificare e localizzare gli autori e gli sponsor di tutti i contenuti a sfondo politico.
Infine, a seguito dello scandalo Facebook/Cambridge Analytica, il Parlamento europeo ha adottato una legge per evitare un utilizzo inappropriato o illegale dei dati sensibili nel corso delle consultazioni elettorali. Le nuove regole prevedono sanzioni contro partiti politici e fondazioni europee che usino deliberatamente dati personali al fine di influenzare il risultato delle elezioni.
La risoluzione odierna prende spunto dalla Comunicazione strategica dell’Unione europea per contrastare la propaganda contro di essa a opera di terzi del Servizio europeo per l’azione esterna, adottata il 23 novembre 2016.

* Portavoce del presidente Tajani.