Ue. Ucraina/FAST-CARE: approvato aiuto supplementare alle regioni europee

Cs –

La nuova legislazione semplifica le regole per i Paesi UE che utilizzano i fondi di coesione per affrontare le sfide migratorie e i problemi di investimenti causati dall’aggressione russa in Ucraina, e prevede un prefinanziamento aggiuntivo di 3,5 miliardi di euro per il 2022 e il 2023 per fornire rapidamente liquidità aggiuntiva a tutti gli Stati membri.
Inoltre, consente il finanziamento UE al 100% per i progetti che promuovono l’integrazione socio-economica dei cittadini di paesi terzi, oltre ad eliminare il requisito dell’ubicazione per i rifugiati. Almeno il 30% dell’importo dovrà essere concesso alle autorità locali o alle organizzazioni della comunità locale.
Il testo legislativo è stato approvato con 592 voti favorevoli, 12 contrari e 10 astensioni.
La commissione parlamentare per lo sviluppo regionale (REGI) ha trasmesso la proposta FAST-CARE (assistenza flessibile per i territori) della Commissione europea alla Plenaria senza emendamenti, al fine di accelerarne l’approvazione. La Plenaria ha poi approvato il testo senza modifiche. La preoccupazione principale dei deputati è quella di garantire il prima possibile l’accesso agli aiuti per le regioni e i Paesi dell’UE.
Al termine della votazione, il relatore del Parlamento europeo Niklas Nienaß (Verdi/ALE, DE) ha dichiarato: “Di fronte all’aggressione russa, l’Europa deve rispondere in modo rapido e determinato. Con FAST-CARE, la politica di coesione aiuterà i rifugiati ucraini e permetterà alle città europee, ai comuni e all’economia UE di mitigare le conseguenze dirette e indirette di questa terribile guerra. Allo stesso tempo, i deputati hanno garantito che il pacchetto di emergenza non andrà a scapito degli investimenti a lungo termine. La politica di coesione avvicina l’Europa. La solidarietà tra regioni e con i nostri vicini ci rende più forti”.
La legislazione adottata semplifica le regole per l’utilizzo dei fondi di coesione in due settori: l’aiuto alla migrazione e l’assistenza agli investimenti in settori minacciati dagli alti costi energetici e dalla carenza di materie prime e forza lavoro.
La proposta dovrà ora essere formalmente approvata dal Consiglio ed entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione Europea.