Ue. Vaccini: non verrà rinnovato il contratto con AstraZeneca

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L’Unione Europea non rinnoverà a partire da giugno i contratti per le forniture dei vaccini di AstraZeneca. Come ha specificato il commissario al Commercio interno europeo Thierry Breton, intervistato per Radio France Inter, non si tratta di una questione di qualità del farmaco, o degli sporadici effetti collaterali ancora tutti da dimostrare, bensì del mancato adempimento di quanto era stato stabilito, ovvero di aver consegnato solo 30 milioni delle 80 milioni di dosi stabilite per il primo trimestre del 2021. L’azienda anglo-svedese con sede a Cambridge avrebbe dovuto consegnare complessivamente 300milioni di dosi, ma il piano industriale indica chiaramente che l’azienda farmaceutica non è in grado di soddisfare quanto era stato messo nero su bianco sul finire dello scorso anno, per cui Bruxelles ha avviato anche un’azione legale.
Nessuno lo dice chiaramente, ma è evidente che le dosi di AstraZeneca acquistate dall’Ue sono rimaste in Gran Bretagna, dove la vaccinazione di massa ha assicurato l’immunità di gregge e le conseguenti riaperture, per cui l’Unione Europea ha sottoscritto con la statunitense Pfizer un’intesa per la consegna di altre 900 milioni di dosi di vaccino più un’opzione su ulteriori 900 milioni di fiale entro il 2023.