di Giuseppe Gagliano –
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si prepara ad affrontare un voto di sfiducia storico. Il 10 luglio il Parlamento europeo deciderà se confermare la fiducia al suo esecutivo, dopo che un eurodeputato rumeno ha presentato una mozione che accusa von der Leyen di opacità nella gestione dei contratti per i vaccini con Pfizer e di interferenze politiche in Romania.
Sebbene la mozione sembri destinata a fallire, la sfida politica è significativa. Per far cadere la Commissione, servirebbero 361 voti: una soglia difficile da raggiungere in un Parlamento in cui i principali gruppi politici hanno già dichiarato il loro sostegno a von der Leyen.
Dietro l’attacco emergono tensioni crescenti tra Bruxelles e i movimenti sovranisti europei. Piperea, promotore della mozione, ha ammesso che l’iniziativa mira più a “scoperchiare un vaso di Pandora” che a rovesciare la Commissione, sperando di indebolire la posizione della presidente in vista di un eventuale secondo mandato.